Anzio. I rischi di un’eventuale revoca della concessione del porto

[sg_popup id=”106217″ event=”inherit”][/sg_popup]Anzio, parte dell’opposizione è intenzionata a far ritirare dalla Regione la concessione del Porto. Lunedi 14 gennaio verrà discussa in consiglio regionale la questione. Sono 10 i consiglieri del Movimento 5 Stelle a sottoscrivere l’atto che in una nota scrivono:

“Lunedì 14 Gennaio sarà discusso in Consiglio Regionale l’ordine del giorno firmato dai dieci Consiglieri regionali del M5S relativo al futuro del nostro porto.

Con questo odg si impegna la Regione Lazio a revocare la concessione demaniale della Capo d’Anzio ai sensi dell’art.47 del Codice della navigazione e precisamente per mancata esecuzione delle opere oggetto della concessione e mancato pagamento dei canoni concessori. Rita Pollastrini capogruppo M5S “

Concordi anche due consiglieri del Pd Eleonora Mattia ed Emiliano Minucci che lo scorso 13 dicembre in una nota hanno dichiarato: “Dopo sette anni, non vi è traccia del porto che doveva essere realizzato in cinque anni, – spiega Eleonora Mattia – ma abbiamo ricostruito, atti alla mano, tutte le inadempienze su cui si fonda la richiesta di decadenza della concessione. In particolare, dalle carte è emerso che i termini della concessione risultano completamente disattesi dal concessionario.”

Nel frattempo un membro del direttivo del Pd di Anzio Stefano Collelli scrive su un post Fb: Anzio è davvero un posto strano in cui infatti: “il Capo Gruppo del PD “, teoricamente” in “opposizione”, che non ha firmato il recente ODG di sfiducia al Sindaco sostenuto anche dai M5S locale, si compiace di un ODG dello stesso M5S Regionale che chiede la Revoca delle Concessioni portuali alla soc. Capo d’Anzio, che se realizzata:

– esonerebbe dalla propria responsabilità, proprio il Sindaco, per 20 anni di false promesse;

– innescherebbe probabilissimi contenziosi tra il privato e il Comune (oggi socio di maggioranza), soldi che dovrebbero poi essere presi dai cittadini;

– esonerebbe il Privato dagli impegni economici assunti (speriamo almeno in un grazie di Marconi…)

#bipolarismooaltro?”

Per approvare questa decisione in consiglio regionale occorre il voto di 26 consiglieri, nel caso di approvazione, occorrebbe un atto amministrativo vero e proprio, una volta revocata la concessione verrebbe messo a bando, ma solo dopo aver revisionato il piano regolatore (minimo 5anni). Dopo questa procedura il bando è accessibili a tutti e qualsiasi privato potrebbe aggiudicarselo. Il porto rappresenta oggi l’unica grande occasione per lo sviluppo economico e produttivo della città se fallisse non avrebbe perso solo la politica locale, ma soprattutto i cittadini, perché rappresenta il cuore pulsante della città di Anzio.

LdB