Nella notte scorsa, i militari della Stazione Navale della Guardia di Finanza, alle dipendenze del Reparto Operativo Aeronavale di Civitavecchia, hanno condotto l’ennesima attività di contrasto al bracconaggio ittico, impedendo ad alcuni pescatori di frodo di origine pugliese, colti in flagranza sul litorale di Santa Marinella, di portare a termine una vera e propria “razzia” di echinodermi, nonchè del deturpamento al delicatissimo ecosistema marino, risorse biologiche fondamentali per la salute del mare, grazie alla loro elevata capacità filtrante – che stanno progressivamente sparendo dai nostri litorali a causa della pesca indiscriminata.
I Finanzieri operanti, a seguito di mirati appostamenti nel corso dell’arco notturno sul litorale romano, hanno sorpreso due bracconieri ittici intenti a fare saccheggio di ricci di mare, sprovvisti di autorizzazioni.
Le attività di servizio si concludevano con il sequestro di oltre 750 Kg. del prezioso echinoderma – pari a oltre 10.000 esemplari – che immessi illecitamente sul mercato avrebbero fruttato ricavi, “in nero”, di circa 18.000 Euro.
I ricci appena colti e sequestrati, ancora vivi venivano restituiti al mare dagli operanti delle Fiamme Gialle, ripristinando, per quanto possibile, l’ecosistema marino.
Nel contesto di tale operazione sono state sequestrate, le complete attrezzature da pesca utilizzate dai due pescatori di frodo, ai quali sono state comminate sanzioni amministrative per un totale di ben 24.000 euro.
L’importante operazione di servizio condotta dalla Guardia di Finanza, conferma il ruolo delle Fiamme Gialle a tutela dell’ambiente e a salvaguardia degli interessi della collettività, nonchè degli onesti operatori del settore della pesca e degli imprenditori ittici, decisamente danneggiati da tali forme di pesca di frodo e di abusivismo commerciale, che mutano, in negativo, la filiera del mercato ittico.
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