Se il risultato di una slot fosse pronosticabile, il gioco automaticamente sarebbe manipolabile ed ogni esito rientrerebbe nella categoria delle truffe. Tutti d’accordo?
In Italia, il settore dell’azzardo è regolamentato dalle severe leggi dello Stato, oltre che da quelle matematiche che vanno a confutare l’errata diceria secondo cui il risultato di una slot sia prevedibile. Vediamo perché.
Iniziamo dicendo che ogni eventuale tentativo di prevedere l’esito di una slot è un tentativo di frode, poiché si tratta di una violazione delle direttive statali.
Il concetto che sta alla base dell’impossibilità di prevedere l’esito della rullata di una slot machine è quello di aleatorietà. Questo termine sta ad indicare la pari possibilità nell’uscita di un risultato piuttosto che un altro.
Esempio: ogni giocata alla slot machine è slegata da quelle precedenti, ragion per cui durante un’intera sessione di gioco esiste la possibilità di non ottenere alcuna vincita. É anzi molto probabile terminare il proprio saldo durante una sessione di gioco.
Questa è la realtà, poi esiste quello che ogni giocatore vuole credere.
La Fallacia dello scommettitore
É detto Fallacia dello scommettitore quel fenomeno per cui il giocatore si convince che, nell’ambito delle attività dettate dal caso, un esito o un evento passato vadano in qualche modo ad influire su quelli successivi e, quindi, sulle future probabilità.
Pensateci, non è sempre del 50% la possibilità che dopo 10 figli maschi esca una femmina? La risposta è si, la probabilità è sempre una su due.
Come l’aleatorietà in natura, anche il meccanismo delle slot machine è lo stesso: ogni giocata/rullata è indipendente da quelle precedenti, perché esiste sempre l’equivalenza tra i possibili esiti indipendentemente dai risultati già verificatisi.
A questo punto, per una questione di completezza, bisogna introdurre e spiegare il concetto di RTP.
Il Return to Player
Da ciò che abbiamo detto finora, una persona potrebbe essere indotta a pensare che, dato che le possibilità si equivalgono ogni volta, la slot potrebbe non restituire mai un esito vincente.
Così non è perché esiste l’RTP, ovvero quel valore che garantisce appunto il “ritorno al giocatore” sotto forma di premi.
Questo valore è disciplinato da leggi statali, deve perciò restituire una determinata percentuale in vincite al giocatore. Con la recente legge di bilancio 2019, il governo ha stabilito il valore RTP delle slot della rete fisica e delle videolottery, che sono rispettivamente del 68% e dell’84%.
In questo senso, la percentuale di RTP indicata sulla slot machine è un buon indicatore nella scelta di una slot, sebbene non rappresenti un elemento sul quale si può fare affidamento ai fini di una fruttuosa sessione di gioco.
La legge dei grandi numeri
La legge dei grandi numeri trova ampia applicazione nell’ambito del gioco d’azzardo. La legge spiega che il comportamento delle medie teoriche si avvicina alla realtà quanto più aumentano i casi di sperimentazione.
Esempio: se in mille estrazione del Lotto il numero 13 non è mai uscito, la probabilità che esca nelle mille estrazioni successive è sempre una su novanta. Insomma, la frequenza che il 13 esca è sempre di un novantesimo. Questo perché, per definizione, un’estrazione ha sempre un comportamento uguale ad ogni altra.
Legata al valore RTP, la legge dei grandi numeri fissa un concetto importantissimo: si può essere molto fortunati al gioco e si possono ottenere delle notevoli vincite, ma, alla lunga, il gioco d’azzardo contempla sempre la vittoria del banco.
Ecco perché non è possibile vincere forzatamente alle slot senza frodare lo Stato. Ma, anche volendo seguire la via dell’illegalità, va detto che lo Stato italiano si avvale di un organo di controllo molto severo, deputato a tutelare e a disciplinare il settore dell’azzardo. Si tratta dell’ADM, l’Agenzia Dogane e Monopoli, che ha il compito di verificare i requisiti per la concessione della licenza di gioco. Per questa ragione, è nello stesso interesse dei fornitori di giochi controllare sempre la regolarità degli apparati, analogici o digitali che siano, pena la revoca della licenza.
Per lo stesso principio, un bookmaker in possesso di una piattaforma di gioco virtuale non ha alcun interesse nel frodare i propri clienti. Ecco perché la prima regola dell’azzardo online prevede che la scelta del casinò online sia subordinata alla presenza del logo ADM o AAMS, solitamente collocati in home page, che identificano l’operatore come regolarmente autorizzato ad erogare giochi a distanza. Un esempio valido è rappresentato dal noto bookmaker Snai, che ha inserito il logo e il numero della propria licenza all’inizio di ogni pagina del portale. A prescindere dalla posizione, la cosa importante è che il logo sia presente, viceversa, è bene non sottoscrivere alcun contratto di gioco su quel sito.
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