NETTUNO (RM) – I Carabinieri della Stazione di Nettuno l’altra notte hanno arrestato cinque persone, tutte di origine indiana, che si sono rese protagoniste di una vera e propria aggressione nei confronti di altri 4 connazionali. I cinque stranieri, tutti di età ricompresa fra i 20 ed i 30 anni e domiciliati fra Nettuno ed Anzio, uno dei quali con precedenti penali sempre per reati commessi nei confronti di un connazionale (in quel caso si trattava di una rapina), hanno fissato in zona Tre Cancelli un appuntamento con altri 4 connazionali domiciliati invece per lo più in provincia di Latina; quello che probabilmente non si aspettavano questi ultimi è che i propri concittadini (erano in tutto una decina, alcuni dei quali ancora in corso di identificazione) si presentassero armati di mannaia, bastoni e spranghe di ferro. Si è trattata in pratica di una sorta di spedizione durante la quale gli aggressori hanno inferto colpi violenti che hanno procurato lesioni importanti e che solo per un caso fortuito non hanno comportato conseguenze ancora più gravi. I 4 feriti, infatti, venivano prontamente soccorsi e trasportati presso l’Ospedale di Anzio dove i medici riscontravano fratture multiple, contusioni varie e per uno di loro un taglio sul volto; in tre, con prognosi oltre i 30 giorni, sono stati ricoverati per ulteriori accertamenti. Le indagini avviate nell’immediatezza dei fatti dai Carabinieri di Nettuno, unitamente ai colleghi della Radiomobile della Compagnia di Anzio, hanno consentito di chiudere il cerchio intorno agli aggressori nel giro di poche ore. Ben 5 di loro sono stati identificati e raggiunti presso le proprie abitazioni o nei luoghi di abituale ritrovo, per poi essere portati presso gli uffici della caserma di Nettuno dove sono stati tratti in arresto. Sono ancora in corso ulteriori indagini al fine di risalire agli altri responsabili del grave gesto delittuoso, per il quale sono al vaglio varie ipotesi circa le reali motivazioni che hanno potuto generare un’azione così violenta. Gli arrestati sono stati trattenuti presso le camere di sicurezza della Compagnia di Anzio in attesa di essere giudicati con rito direttissimo, al termine del quale per 4 di loro è stata disposta la custodia in carcere, mentre il quinto è stato associato presso la propria abitazione in regime di arresti domiciliari.