L’acne è una patologia della pelle del viso e del corpo caratterizzata da brufoli, punti neri e cisti. Riguarda i follicoli piliferi e le ghiandole sebacee annesse. Colpisce l’80% degli adolescenti e il 10% degli adulti circa. Come risulta deducibile anche dalle percentuali, di solito compare in età adolescenziale. Si parla in tal caso di acne giovanile. Accade non di rado di soffrirne intorno ai 20/30 anni o in età adulta; raramente si manifesta in età pediatrica.
Oltre ai brufoli, il soggetto interessato può presentare pelle grassa e lucida a causa della seborrea, comedoni (follicoli pieni di sebo, bianchi se sono chiusi, quando si aprono divengono punti neri), cisti piene di pus e dolorose al tatto, noduli spesso dolorosi al tatto, papule ovvero arrossamenti in rilievo di varie dimensioni, complicanza infiammatoria dei comedoni.
Quali sono le cause?
Il motivo dell’insorgenza dell’acne risiede in un aumento della produzione del grasso della pelle (il sebo) e della cheratina (squame cutanee) nel follicolo pilifero che può venire attaccato dai batteri. Ci sono, poi, fattori interni ed esterni che predispongono allo sviluppo della patologia: ragioni interne come stress, disturbi ginecologici, un eccesso nella produzione di estrogeni nella donna e di testosterone negli uomini che determina quindi uno squilibrio ormonale; tra le cause esterne, il fatto di assumere farmaci come cortisone, vitamina B12, antidepressivi o l’acido folico, i cosmetici, gli inquinanti atmosferici. Come sottolineato su curarsibene.it, sembra che l’alimentazione non influisca in modo determinante se non in situazioni particolari come il soprappeso o l’insulinoresistenza.
Le terapie
Se abbiamo molti brufoli bisogna andare dal medico. Undermatologo determinerà la causa e la forma clinica, per inquadrare la terapia e il tipo di cosmesi più adatta al vostro caso. Ci sono in commerci prodotti e maschere ottime in tal senso. È possibile che si riveli opportuna una interazione multidisciplinare con l’endocrinologo, lo psicologo, il ginecologo e l’estetista.
Il medico potrà predisporre una serie di trattamenti a base di crema, emulsioni, lozioni o gel che vadano ad agire sull’acne di per sé o sulle cicatrici dovute a essa. Nel primo caso si va da trattamenti con antibiotici o acido retinoico a trattamenti con benzoilperossido, nel secondo potremmo giovare della laserterapia, della dermoabrasione o di peeling chimici, potremmo subire trattamenti a base di acido salicilico o acido tricloroacetico, per esempio.
I rimedi
L’acne non possiamo curarla da soli, in nessun modo. Se vi dicono una cosa del genere sappiate che sono dicerie. Bisogna rivolgersi a uno specialista ma anche noi possiamo fare la nostra parte e seguire qualche semplice regola: alla terapia disposta dal medico, possiamo affiancare un programma di accorgimenti e norme igieniche. Ecco quali: bisogna lavare la faccia due volte al giorno con un detergente adatto, l’acqua deve essere tiepida; il trucco non va escluso a prescindere ma bisogna concordare con il medico il tipo di cosmesi migliore e, inoltre, esso va rimosso completamente prima di andare a dormire con lozioni delicate e che non siano grasse; non toccarsi la faccia di continuo; lavare spesso i capelli e non portarli troppo lunghi sulla fronte, bisogna badare che non la coprano troppo insomma; farsi spesso la doccia, soprattutto se soffriamo di acne sulla schiena; l’esposizione al sole deve essere graduale (usare creme protettive non grasse), anche perché i farmaci anti-acne potrebbero avere un’azione fotoallergica o fototossica; evitare le lampade abbronzanti; non spremere i foruncoli e i punti neri; non esagerare con cibi preconfezionati e da fast food, con insaccati e salumi, con fritti, con dolci (abbiamo detto che i cibi non sono cause dirette dell’acne ma potrebbero determinare un aumento di peso che, a sua volta, potrebbe portare a squilibri ormonali).