Spesso ci si trova nella situazione di dover sostenere un’ingente spesa, senza avere immediata disponibilità di denaro, come nel caso di acquisto di un’immobile o di ristrutturazione della casa. Una soluzione è solitamente quella di ricorrere ad un mutuo.
L’istituto di credito mutuante eroga la somma richiesta al beneficiario/mutuatario, il quale si impegna a restituirla, maggiorata degli interessi pattuiti, tramite la corresponsione di rate mensili per l’intera durata del finanziamento.
Ciò che spaventa maggiormente i soggetti interessati all’accensione di un mutuo è proprio il tasso di interesse applicato dalla banca prescelta, in quanto costituisce una voce che eleva in modo significativo il costo complessivo dell’operazione di credito.
A questo proposito, nella prima metà 2019 si è registrato un dato alquanto anomalo: a fronte di tassi di interesse estremamente bassi, calano inspiegabilmente anche le richieste di mutuo. Pare infatti che le nuove domande di mutuo da Gennaio ad Aprile abbiano subito una riduzione del 9%, mentre le erogazioni da parte delle banche nei primi tre mesi scendono mediamente del 5,5% rispetto al periodo precedente. E tale andamento riguarda sia i mutui a tasso fisso che quelli a tasso variabile.
È evidente che sono delle condizioni vantaggiose e convenienti. A ciò si aggiunge che per gli interessati mutuo all’acquisto di un immobile, c’è da considerare un altro dato positivo, rappresentato dall’abbassamento dei prezzi medi per compravendere sia per gli immobili che per le nuove costruzioni, registrando rispettivamente un -0,6% e un – 3,1% rispetto ai prezzi praticati nel 2018.
Allora la domanda viene da sé: qual è la causa di questa situazione?
Le ragioni del calo delle domande e delle erogazioni possono rivenirsi in molteplici fattori. In primo luogo, nel clima di incertezza politico-economica che colpisce il territorio nazionale, colpevole di non generare affidamento nella popolazione circa un’eventuale futura crescita. Sono pochi i soggetti che decidono di impegnare parte delle proprie risorse economiche sul medio/lungo termine, durante il quale non vi è alcuna garanzia né di sicurezza, né di stabilità. Ma non solo. A concorrere con tale situazione, vi è l’incremento dello spread Btp-Bund.
Mutui a tasso variabile: le previsioni
Il mutuo a tasso variabile è probabilmente la tipologia di finanziamento nel lungo termine più conveniente dal punto di vista economico, perché è agganciato all’andamento del mercato finanziario e garantisce in taluni periodi l’applicazione di tassi molto bassi (per approfondimenti:Calcoloratamutuo.org).
Gli esperti forniscono periodicamente delle indicazioni sull’andamento futuro di un trend: questo aiuta tante volte proprio a scegliere quale tipologia di mutuo richiedere. Dall’altra parte va considerato che molti italiani preferiscono richiedere un mutuo a tasso fisso perchè garantisce solitamente una maggiore stabilità in relazione alla rata da sostenere mensilmente, che viene predeterminata nel suo ammontare.