Prestiti per dipendenti – Quali alternative?

Fonte: https://prestiti.supermoney.eu/prestiti-dipendenti/

Per i lavoratori dipendenti sia pubblici che privati accedere ad un finanziamento è più semplice: come garanzia per l’erogazione dei prestiti infatti rispetto ai lavori autonomi o professionisti, possono utilizzare la loro busta paga.

Esistono infatti delle peculiari tipologie di prestito ad essi dedicati, che non richiedono garanzia ulteriore rispetto alla presentazione della busta paga, cioè  il documento fornito dal datore di lavoro in cui è indicato l’importo della retribuzione percepita, il tipo di lavoro svolto e la durata del contratto.

Si fa riferimento ai cosiddetti prestiti personali per i dipendenti sia pubblici che privati.

In primo luogo, occorre analizzare nello specifico la tipologia di contratto che abilita i soggetti a fruire del finanziamento: generalmente, sono richiesti contratti di lavoro a tempo determinato e indeterminato, nonché a quelli di apprendistato e di formazione.

Chiaramente a seconda della tipologia di richiedente, la banca o la finanziaria da questi prescelta potrà valutare di volta in volta la modalità di restituzione della somma prestata: ad esempio, accade non di rado che, nel caso di lavoratore dipendente a tempo determinato, la durata del finanziamento venga fatta coincidere esattamente con la naturale vita del contratto di lavoro.

Nel caso in cui si richiede un prestito personale senza cessione del quinto, ovviamente potrebbero essere richieste garanzie aggiuntive come garanti o ipoteche.

I vantaggi della cessione del quinto

Come già aanticipato, la busta paga costituisce una garanzia reddituale di grande rilevanza per banche e finanziarie, tanto è vero che consente l’accesso al credito tramite cessione del quinto anche a coloro i quali siano stati segnalati come cattivi pagatori o addirittura protestati, a cui normalmente una richiesta di finanziamento può risultare problematica.

Dal punto di vista oggettivo, la cessione del quinto è un prestito non finalizzato, nel senso che i richiedenti non devono rendere manifesto lo scopo per cui utilizzare la somma finanziata. Esso può avere una durata massima di 120 mesi e l’importo prestato variare a seconda di una tutta una serie di fattori fra cui ad esempio l’età anagrafica del lavoratore, lo stipendio e la durata del contratto.

Compresa nella rata che si andrà a pagare alla banca o finanziaria scelta, grazie alla cessione del quinto il dipendente, sia pubblico che privato, avrà compresa una polizza assicurativa a tutela del credito contro il rischio di perdita d’impiego ed il rischio vita.

Pensionati

Altra categoria che può accedere ai finanziamenti tramite cessione del quinto è quella dei pensionati: al contrario dei dipendenti che utilizzano come garanzia la propria busta paga, i pensionati potranno utilizzare il cedolino della pensione. Inoltre alcune banche e finanziarie, grazie ad un’apposita convenzione stipulata con l’Inps, garantiscono condizioni economiche agevolate per l’accesso al credito dei pensionati: per ulteriori approfondimenti in merito ai vantaggi della cessione del quinto per pensionati si rimanda a http://www.calcoloprestito.org/guida/cessione-quinto-pensionati.