“Noi del PDP non possiamo stare zitti davanti a tutto questo teatrino, creato solo per fare notizia e per farsi passare come il “buon samaritano” davanti agli occhi dei cittadini, i quali vogliamo ricordare che non sono affatto stupidi, e che questi continui tira e molla non fanno di certo bene alla comunità, perché ricordiamo anche che i problemi della nostra città sono ben altri.
Metti le deleghe, togli le deleghe, diamo le dimissioni, no anzi ci ripensiamo.
Questo è il vostro da fare per Anzio?
Davvero dite?
State comunque “tranquilli” perché vogliamo rassicurare tutti che non riusciranno a farci rinunciare all’instancabile e continuo impegno di dare voce ai problemi di tutti i cittadini.
La nostra azione quotidiana al servizio di Anzio andrà avanti e sarà anzi rafforzata da alcuni tentativi di intimidazione a noi fatta, ma che non ne vogliamo creare un caso, ma che rafforza la convinzione che il nostro operato stia iniziando a fare paura ad alcuni.
Con questo diamo anche tutta la nostra solidarietà ad Agostino Gaeta, citando un articolo della costituzione che forse a taluni sfugge:
In Italia la libertà di stampa è sancita dall’Art. 21 della Costituzione. Anche come paese integrante dell’Unione europea l’Italia si impegna a rispettare il principio della libertà di stampa come sancito nella Carta dei diritti fondamentali dell’Unione, che riconosce la “libertà di espressione e d’informazione” (art. II-11)”.
PDP Anzio