«Dalle dichiarazioni del consigliere comunale dell’Udc Nardin si evince chiaramente il tentativo maldestro di ingannare l’elettorato apriliano con accuse false nei confronti del Sindaco f.f. e della sua amministrazione di atteggiamento indifferente e populistico di fronte alla paventata chiusura della Casa di Cura Città di Aprilia. Tuttavia, il consigliere Nardin non ha tenuto conto che questo modo di fare politica, dove il fine giustifica i mezzi, poteva andar bene con l’amministrazione Santangelo, ma oggi i tempi sono cambiati.
Rispetto alla vicenda del budget ridotto al servizio sanitario prestato dalla clinica Città di Aprilia, ho intrapreso personalmente contatti istituzionali con i vertici della Regione Lazio, che sin da subito mi hanno rassicurato sulla rivisitazione in positivo dello stanziamento per il 2013 e sulla volontà di rivedere quello per l’anno in corso al fine di garantire i servizi sanitari essenziali di quello che, a tutti gli effetti, consideriamo come “l’Ospedale” di Aprilia.
I problemi della clinica mi sono stati rappresentati sia dal dottor Aiello sia dal Direttivo del Comitato dei lavoratori, nelle persone dei dottori Falpo e De Santis, costituitosi per dar voce agli operatori sanitari della stessa clinica che avvertivano a rischio il posto di lavoro. Tutto ciò ancor prima che la questione divenisse di pubblico dominio.
In particolare, con il Direttivo del Comitato dei lavoratori si è instaurato un rapporto collaborativo e dichiaratamente distante da logiche di tornaconto elettorale. Anche con gli stessi vertici della Regione Lazio si è rimarcato il concetto che il motivo per il quale l’amministrazione comunale ha preso a cuore la questione Casa di Cura Città di Aprilia è stato esclusivamente per interesse collettivo e non propagandistico.
L’impostazione data dal consigliere Nardin, autocelebrando se stesso e la propria filiera politica, è totalmente distante dal nostro modo di concepire l’interesse pubblico, perché dinnanzi a questi problemi non possono esserci interessi di bandiera.
La mozione presentata dal capogruppo dell’Udc Izzo, anche se tardivamente rispetto all’evoluzione dei fatti, è stata responsabilmente condivisa da tutti i consiglieri comunali. Oggi le dichiarazioni del consigliere Nardin evidenziano come il loro interesse a presentare quella mozione si basasse sull’obiettivo di rivendicare con enfasi un successo su una questione ancora aperta, perché l’impegno assunto dalla Regione Lazio è rimasto oggi come allora solo di natura verbale.
È sorprendente come il consigliere Nardin, autorevole esponente della giunta Santangelo e grande sostenitore dell’Aser, società che ha causato danni irreparabili per la collettività apriliana, tenti di riabilitarsi speculando politicamente su questioni che devono ricevere necessariamente l’apporto di tutte le forze politiche affinché si possa arrivare ad un risultato positivo, in considerazione del particolare periodo di crisi che la nostra società sta attraversando».
Il Sindaco f.f.
Antonio Terra