In una lettera aperta il grido d’allarme dei genitori dei ragazzi che frequentano il centro Argos di Nettuno, ai quali dal 18 gennaio è stato sospeso il progetto riabilitativo che, da adesso in poi, non può più contare sulla copertura economica da parte della Asl.
“Lettera aperta di genitori con figli fragili dimenticati, dimenticati in tempi di Coronavirus dove in tanti, troppi, ad ogni livello, si ergono a garanti della salute e del sociale ma nel concreto si girano silenziosamente dall’altra parte.
Vogliamo condividere il nostro grido di allarme e solitudine, il nostro bisogno di essere aiutati, non domani, ma oggi.
Sono passati dieci giorni dalla prima denuncia pubblica sull’incredibile situazione che stiamo vivendo e nulla è cambiato, a nulla sono servite le dichiarazioni di intenti e solidarietà: attendiamo ancora risposte certe.
Lo sappiamo bene con il sociale non si fa politica ed evidentemente la non comprensione e il mancato rispetto per le nostre problematiche sono lo specchio della nostra società e della considerazione di chi oggi governa ad ogni livello.
Avete idea di quanto sono fondamentali per i nostri figli le terapie ed i contatti con gli educatori? Avete idea di cosa viviamo quotidianamente ed ancor di più in questo periodo di restrizioni?
Le conseguenze saranno inevitabili, regressioni e aggravamenti degli stati di fragilità.
Noi genitori da soli non possiamo farcela, non possiamo essere la sola risposta. Le nostre storie e le nostre difficoltà, i nostri dolori ed i nostri sacrifici hanno un senso oggi per chi dovrebbe tutelarci?
I nostri figli hanno bisogno di riprendere le terapie interrotte e di relazionarsi con persone diverse da genitori e fratelli.
Siamo 28 famiglie, 28 famiglie che non possono farcela da sole e pretendiamo dalle istituzioni competenti solidarietà e sostegno.
Difficile per noi sobbarcarci di ulteriori spese, ancor di più in questa situazione precaria, non ci vergogniamo a dirlo, lo dobbiamo ai nostri figli. La nostra vita è costantemente basata sul bisogno, primo tra tutti il bisogno di essere considerati.
Facciamo un nuovo ed ultimo appello: il Centro Argos che si occupa sul nostro territorio della riabilitazione per bambini ed adolescenti con disturbi dello sviluppo neuromotorio, sensoriale, cognitivo e dell’apprendimento è ancora nell’impossibilità di assisterci per mancanza dei dovuti finanziamenti.
Le nostre legittime aspettative sono state mortificate e il nostro territorio è stato privato di una indispensabile risorsa di lavoro e di assistenza socio-sanitaria.
Chiediamo a tutti i cittadini comprensione e sostegno: aiutateci a diffondere il nostro doloroso grido di allarme.
Se continueremo a leggere i vuoti comunicati dei detentori del potere senza avere risposte fattive ci mobiliteremo in tutti i modi consentiti per far valere i nostri diritti e tutelare la salute dei nostri figli”.