“Con una lettera inviata al sindaco Candido De Angelis, Cittainsieme entra nel problema annoso dei rifiuti abbandonati che restano in strada per diversi giorni malgrado le segnalazioni dei cittadini.
Al di là delle ovvie considerazioni sulla inciviltà di chi ci fa questi regali sembrerebbe che uno dei motivi dei tempi lunghi per la ripulitura sia da ricercare in un “buco” del contratto di appalto, In parole povere quando esso fu stipulato si scrisse che “la ditta avrebbe rimosso i rifiuti stradali” senza però quantificarne l’ammontare.
Ora si sa che ogni città, quale più quale meno, ha a che fare con rifiuti abbandonati, per questo nei contratti la cosa viene coperta con una apposita clausola, che però si basa su una quantità modesta, diremmo “fisiologica” di rifiuti sparsi. Invece ad Anzio (e Nettuno) il fenomeno è ben più pesante. Probabilmente c’entra molto la grande percentuale di seconde case i cui fruitori saltuari trovano oggettive difficoltà a utilizzare gli orari del porta a porta. E c’entra pure la grande diffusione di affitti al nero dove inquilini e proprietari si tengono prudentemente alla larga dalle discariche per timore di essere pizzicati come evasori. Figuriamoci se si sognano di andare a chiedere i bidoncini al comune!
Bene, anzi male. Per un motivo o per l’altro c’è dunque gente, troppa gente, che esce di casa con un sacchetto e lo deposita al primo angoletto defilato.
Da qui il problema: la quantità di rifiuti da noi è così esorbitante che la ditta ci rimetterebbe di suo a raccoglierli ogni giorno. Scatta allora il meccanismo della autorizzazione caso per caso che l’Ufficio Ambiente rilascia alla ditta impegnandosi a versarle il dovuto corrispettivo. Che essendo “straordinario” è ben più alto di quello stabilito a contratto.
E qui entra la richiesta di Cittainsieme al sindaco: visto che a breve si deve stipulare un nuovo contratto di appalto del servizio, non sarebbe il caso di rendere più realistico il paragrafo dei rifiuti abbandonati coprendone adeguatamente i costi?”.