Nettuno. Alicandri: l’assessore Noce dimentica l’autismo

Riceviamo e pubblichiamo

Ieri è stata la giornata mondiale per la consapevolezza sull’autismo ed in quasi tutti i comuni italiani i monumenti sono stati illuminati di blu per sensibilizzare sulla quantità di cose che ancora devono essere fatte in questo ambito.
Dico in quasi tutti perché a Nettuno, la sensibile assessora Noce, almeno lei si atteggia in tal modo quando fa le foto da mandare ai giornali, non ha fatto nulla se non far uscire un comunicato copia-incolla, vuoto ed asettico, dopo che ne era già uscito uno a firma del Partito Democratico di Nettuno. Come mai assessora Noce non è stata illuminata di blu la fontana del dio Nettuno oppure il forte Sangallo? L’autismo non porta voti come la carità pelosa che ella sta perseguendo dall’inizio della pandemia? L’autismo, cara assessora, coinvolge tantissime famiglie italiane e i prolungati periodi di lockdown hanno ulteriormente, se ciò fosse possibile, messo in ginocchio le famiglie. La chiusura dei centri diurni ha gravemente colpito gli adulti e l’impossibilità di frequentare la scuola ed i corsi (troppo spesso privati ed a pagamento) hanno creato gravi danni ai bambini. Soprattutto nelle età scolari i bambini autistici hanno assoluta necessità di incrementare il proprio apprendimento di competenze perché quando ciò non accade aumenta inevitabilmente il rischio di regressione. Molto e meglio andrebbe detto su questo mondo immenso che è lo spettro autistico, a partire dalla carenza strutturale di fondi per garantire una vera inclusione sociale, eppure a volte basta un segno di vicinanza o di solidarietà da parte di chi rappresenta le istituzioni, e lei assessora Noce non l’ha fatto. Da tutti questi segnali, che da mesi mi prodigo di sottolineare, si delinea l’identikit del politico che è. Ora non farfugli qualche scusa, lei ha colpevolmente dimenticato l’autismo e tutte le famiglie che ne sono coinvolte. Molto probabilmente perché non ci sarebbe stata una sua foto sorridente o fintamente trafelata per gli sforzi compiuti da altri. Che altro posso dire? Cosa dovrà fare ancora prima che le revochino la delega ai servizi sociali oppure che folgorata sulla via di Damasco, raccimolando un minimo di dignità, si dimetta? Quanti altri abomini dovremo segnalare alla città? Io non le darò tregua assessora Noce, la città di Nettuno e il mondo delle fragilità e delle difficoltà economiche e sociali merita altro. Decisamente altro.

Roberto Alicandri