Ci sono nella storia del baseball italiano, lanciatori stranieri, che hanno lasciato un segno indelebile nella memoria degli appassionati. Lanciatori che hanno fatto le fortune dei loro club di appartenenza, che sono stati acclamati dalle loro tifoserie, ma che al tempo stesso sono stati così grandi da essere patrimonio di tutto il baseball italiano e di tutti gli appassionati. Facciamo qualche esempio partendo da lontano. Pitcher come Willy Remmerswaal, Mark Talarico, David Farina, Mike Pagnozzi, fino ad arrivare a Richard Olsen, Rick Waits, Mike Kinnunen, al mitico Bob Galasso. Vicino a questi “maestri” del monte di lancio c’è anche il dominicano Jesus Matos, senza dubbio, l’icona del monte di lancio tra tutti i pitcher ancora in attività in Italia. Sono i numeri della sua carriera nel nostro paese a fare del pitcher di San Pedro de Macoris uno dei migliori partenti di sempre. Da 8 stagioni in Italia, la sua media PGL vita è di 1,78 in 881.2 inning lanciati, numeri che non tengono conto della stagione in corso. Nella classifica della miglior media PGL di tutti i tempi nel nostro massimo campionato, Jesus Maria Matos Abreu, questo è il suo nome per intero, occupa la sesta posizione dietro a Creig Gioia, Daniel Miele, Richard Olsen, Alfredo Lauri e Luigi Consonni e precede di una posizione Bob Galasso. Scusate se è poco! Giustamente Gilberto Gerali gli ha affidato il ruolo di partente del Team All Star, un giusto riconoscimento per la tua lunga militanza nel campionato italiano:”Io sono un giocatore come gli altri, c’è tanta qualità in molti stranieri che giocano nel campionato italiano – dice Jesus Matos ad InLiberaUscita.it– sono comunque felice per l’opportunità che mi ha dato Gerali di essere il partente di una partita come l’All Star Game”. Per un grande lanciatore cosa significa lanciare in uno stadio come lo Steno Borghese? “Sono orgoglioso di aver giocato in quello stadio ed in questa città che ha vinto tantissimo nel baseball italiano”. Cos’è il baseball per Jesus Matos? “E’ tutta la mia vita, ho sempre giocato a baseball ed ora che sono qui in Italia credo che chiuderò la mia carriera qui”. Sei legato al Bologna dal 2004, tanti successi con la Fortitudo sia in Italia che in Europa, è sempre a Bologna il tuo futuro? “Sono un professionista, a Bologna sono legatissimo – dice la stella dominicana – ma per me quello che conta è giocare a baseball e lo potrei fare anche in altre piazze del baseball italiano”. La carriera di Matos è iniziata tardi:”Non ho giocato da bambino, ho iniziato che avevo 17 anni. Un mio amico di San Pedro de Macoris firmò un contratto per giocare, ci provai anch’io e da lì iniziò la mia carriera ed ho sempre giocato da lanciatore”. Qual è il tuo lancio migliore? “Non è importante quale lancio sia il migliore – dice Matos – è fondamentale il controllo. Il miglior lancio è quello con maggiore controllo, quello che riesci a lanciare nella zona del piatto che te hai deciso. Per fare questo ci vuole tanta concentrazione e determinazione sul monte di lancio”. Detto da un maestro del mound è sacrosanta verità.
di Giovanni Colantuono