Comunicato stampa
Dopo i 65 arresti per ‘ndrangheta avvenuti pochi giorni fa nelle città di Anzio e Nettuno un altro terribile fatto di mafia è avvenuto nel litorale. Il boss Antonello Francavilla da tempo ritenuto un boss della “Società Foggiana” definita dagli inquirenti una delle più pericolose organizzazioni di stampo mafioso presenti in Italia è rimasto gravemente ferito con il figlio di 16 anni in un agguato di mafia a Nettuno dove si trovava agli arresti domiciliari. Un altro duro colpo per i cittadini che vivono in un territorio criminale dove la Mafia cerca di espandersi tra terrore e sangue. La Rete No Bavaglio ribadisce il suo impegno per sensibilizzare la cittadinanza con altre iniziative. La manifestazione “Il Silenzio è Mafia” non è stata solo un spot ma l’inizio di un percorso che ha lo scopo di informare e squarciare quella coltre di silenzio dietro cui le mafie si nascondono per sopravvivere. Anzio e Nettuno non meritano questo nessun territorio deve essere ostaggio della criminalità. La Mafia non basta studiarla solo sui libri ma è necessario avvicinare tutte quelle realtà che ne sono vittima per fare Rete.
Rete NoBavaglio Lazio – Liberi di essere informati