La Rassegna Cinematografica “Invito al Cinema” giunge alla ventiduesima edizione e cambia il giorno di programmazione dei film: da quest’anno torna al MARTEDI’, come nelle Rassegne dei primi anni, invece che il giovedì. E’ stata una scelta obbligata: dai primi di Ottobre, l’uscita nelle sale dei film del week-end è anticipata al giovedì anziché il venerdì (com’era sempre stato) e così il Cineclub “La Dolce vita” si è trovato costretto a scegliere un altro giorno per la programmazione. Ha optato per il MARTEDI’: se cambiamento deve essere, almeno che sia recupero di un ricordo della “tradizione”. Per il resto, i criteri ispiratori della Rassegna restano invariati: dai 378 film usciti da Settembre 2011 ad Agosto 2012 i curatori hanno selezionato 23 titoli reputati meritevoli e più rappresentativi della stagione cinematografica appena trascorsa. Le restanti 8 pellicole vengono dai festival più importanti del 2012, Cannes e Venezia, o sono novità di autori che da anni sono seguiti con attenzione e stima, alcune non ancora uscite nelle sale ma su cui vengono riposte belle speranze. E’ stata una stagione ricca di onori e di soddisfazioni per il cinema italiano, a cui viene riservato quasi la metà della Selezione (quest’anno 13 film su 31 battono bandiera nazionale): dall’Orso d’oro del Festival cinematografico di Berlino per gli ottuagenari Fratelli Taviani e il loro meritorio “Cesare deve morire” al Gran Premio della giuria al Festival diCannes per Matteo Garrone e il suo provocatorio “Reality”. Il 2011 è stato l’anno dei grandi omaggi al cinema delle origini: dal cinema muto e in bianco e nero di “The Artist” alla riscoperta della magia del cinema fantastico degli anni ’20 di “Hugo Cabret”. Per fortuna ci sono ancora degli esordi di qualità: “Qualche nuvola” di Saverio Di Biagio e “La guerra è dichiarata” di Valérie Donzelli e conferme da maestri del cinema italiano come Ferzan Ozpetek (“Magnifica presenza”), Gianni Amelio (“Il primo uomo”), Marco Bellocchio (“Bella addormentata”). Non mancano film che rileggono il nostro passato, anche il più recente: dalla strage di Piazza Fontana raccontata da Marco Tullio Giordana nel suo “Cronaca di una strage” alla barbara violenza subita da ragazzi inermi al termine del G8 del 2001 in “Diaz” di Daniele Vicari. I temi sociali e la difficile arte del “riuscire a cavarsela” sono raccontati invece da Giuseppe Piccioni (“Il rosso e il blu”), Silvio Soldini (“Il comandante e la cicogna”) e Paolo Virzì (“Tutti i santi giorni”). Ampio spazio è lasciato anche alle donne regista: Yasemin Samdereli (“Almanya”), Ann Hui (“A simple life”), Francesca Comencini (“Un giorno speciale”), più le altre già citate. Il cinema indipendente americano è rappresentato da Nicolas Winding Refn e il suo eccelso “Drive”, ma non mancano autori più affermati come Stephen Daldry (“Molto forte, incredibilmente vicino”) e Quentin Tarantino (“Django unchained”). Un cineclub che si rispetti deve dare spazio anche alle cinematografie dei Paesi minori: l’Argentina di “Cosa piove dal cielo”, il Libano di “E ora dove andiamo?”, l’Iran di “Una separazione”, la Finlandia di “Miracolo a Le Havre”. La parte del leone la fa però il cinema francese, che quest’anno ha mietuto grande successo di pubblico e di critica: “Quasi amici”, “La chiave di Sara”, “Piccole bugie tra amici”, “Tutti i nostri desideri” e altri già menzionati. Del Regno Unito, infine, sono stati privilegiati gli autori più affermati: il John Madden di “Marigold Hotel” e il Ken Loach di “The angels’ share”. L’inaugurazione della Rassegna, fuori dalla selezione dei 30 film, è affidata a “Il cuore grande delle ragazze” del regista bolognese Pupi Avati. Questa pellicola è stata scelta per tre motivi: come omaggio ad un regista affermato, in grado di raccontare come pochi un mondo ormai perduto per sempre; per ricordare il cantautore Lucio Dalla, scomparso quest’anno, autore della bella colonna sonora, che quest’anno “regala” i titoli delle sue canzoni alle otto mini serie a tema (una per mese) in cui sono stati suddivisi idealmente i 30 film; come riconoscimento alla città che ospita la Rassegna ormai da 22 anni, poiché il film è stato in parte girato ad Anzio e, in una sequenza, è riconoscibilissimo lo splendido scenario delle Grotte di Nerone. Per concludere, è giusto ricordare la frase più bella ascoltata in un film quest’anno (da “Hugo Cabret” di Martin Scorsese): “Se ti sei mai chiesto dove vengono creati i tuoi sogni, guardati attorno: la sala cinematografica è l’unico luogo dove si può sognare di giorno, ad occhi aperti…”. Quindi, siete tutti “invitati a sognare” da MARTEDI’ 9 Ottobre presso il Cinema Astoria di Anzio, ai consueti orari: 18,00 – 20,15 – 22,30.