Non dorme sonni tranquilli chi ha avuto a che fare con la Capo D’Anzio. È di questi giorni la notizia che la Procura della Repubblica Velletri ha chiesto il rinvio a giudizio per l’ex presidente della società Capo D’Anzio Ernesto Monti e gli ex consiglieri di amministrazione Francesco Novara e Raffaella Barone, nomine fatte nel 2020 dalla Giunta De Angelis. Il prossimo 24 febbraio dovranno presentarsi di fronte al giudice per rispondere dell’accusa di aver concorso in falso per avere esposto “fatti materiali rilevanti non corrispondenti al vero “. Tutto nasce da una informativa della Guardia di Finanza di Nettuno secondo secondo la quale i tre ex amministratori avrebbero alterato il bilancio del 2018.
Secondo quando si apprende da fonti ben informate a sporgere denuncia sarebbe stato l’amministratore della Marinedi Renato Marconi ed ex socio di minoranza della Capo D’Anzio.
La Capo d’Anzio S.p.A. è una società controllata dal Comune di Anzio che dovrebbe garantire la gestione diretta del Porto di Anzio. Ma dalla sua creazione nel 2020 (per gestire il nuovo porto mai realizzato) si è trascinata tra cambi di amministratori, debiti, contenziosi e ora inchieste dove il Comune di Anzio, che ha fatto le nomine, è anche essere parte lesa.