“Sulle vicende di mafia per le quali ci sono stati arresti e sono ancora in corso indagini, sarà la magistratura a pronunciarsi. L’operazione “Tritone”, però, ha scoperchiato un modo di governare la città che denunciamo da anni e che ha quali responsabili politici coloro che hanno ininterrottamente governato. Si è voluto definire “modello di amministrazione” qualcosa che la commissione d’accesso (ricordiamolo, strumento di prevenzione e che prescinde da arresti o processi) ci ha restituito come “condizione generale di assenza di regole, e di autentico disordine amministrativo in cui versano gli uffici comunali”. Di più, il ministro Piantedosi nel chiedere lo scioglimento del Comune, scrive di una “azione amministrativa complessiva che non trova riscontro nelle più basilari norme di buona amministrazione”.
Lo ha fatto rispondendo al suo ruolo istituzionale e senza pensare a “vie infinite della politica” tanto care all’ex sindaco De Angelis. Il quale, insieme a chi ha governato da 25 anni a questa parte, ha per intero la responsabilità politica di quanto è accaduto.
E’ nella confusione dei ruoli, nella commistione tra politica e funzionari, nel Comune scambiato per ufficio di collocamento che sono avvenute vicende all’attenzione della magistratura. Qui non interessano gli aspetti penali, ma quelli di una responsabilità politica ed amministrativa enorme di tutti quelli che in questi anni hanno fatto parte delle giunte di destra.
Auspichiamo che la Commissione straordinaria voglia porre mano con urgenza al ripristino di basilari regole, di quella “legalità delle cose quotidiane” per la quale siamo stati sbeffeggiati mentre in Comune chi la calpestava pensava al suo votificio.
Il PD di Anzio nell’augurare buon lavoro alla commissione insediatasi in questi giorni chiede che venga salvaguardato il futuro sviluppo della città nella totale trasparenza, rimanendo disponibile ad offrire il suo contributo se la Commissione lo riterrà necessario”.
Luigi Visalli, segretario Pd Anzio