Quella andata in scena nella tarda serata di ieri è l’ennesima “farsa” a cui ci ha abituati, in questi otto mesi di governo, una maggioranza litigiosa e per nulla attenta alle reali necessità della nostra città.
La mancanza del numero legale, che ieri ha costretto al rinvio del consiglio comunale, non è certo una “mossa” dell’opposizione, ma il frutto di un’evidente frattura in maggioranza, che da sola – con i suoi soli numeri – avrebbe tranquillamente potuto garantire il regolare svolgimento della seduta. Se ciò non è avvenuto, è proprio perché da mesi ormai è in atto un “tira e molla” tra gruppi di potere vecchi e nuovi, per condizionare l’azione politica ed esprimere chi realmente “muove i fili” di questa amministrazione.
La conseguenza è un immobilismo imbarazzante: uffici fermi, bilancio ancora non approvato, dirigenti licenziati o in fuga senza esser subito sostituiti, progetti PNRR in stallo con il rischio di restituire i soldi al mittente, addirittura PEC fuori uso.
Fuori dal Consiglio comunale e dai palazzi della politica, intanto, una città attende risposte ai mille problemi che deve affrontare quotidianamente e che questa destra, oggi tornata al potere, aveva promesso di saper affrontare e risolvere.
Evidentemente non è così.
Tra qualche mese, l’Amministrazione Cremonini compirà un anno di vita. Anziché appellarsi al “bene della città” per tentare di garantirsi una “stampella”, attraverso l’appoggio di questo o quel gruppo di minoranza, ci aspettiamo che il Sindaco e i vari gruppi di maggioranza si mettano finalmente al lavoro. Oppure, prendano atto di una situazione non più ricomponibile e riconsegnino agli elettori il proprio mandato.
I consiglieri comunali:
Luca Vita e Niko Martinelli per Ardea Domani
Alessandro Mari e Roberta Tedesco per il Partito Democratico
Lucio Zito, Sandro Caratelli e Cassandra Volante per il Movimento 5 Stelle