I Fridays for Future tornano in piazza con la rabbia per le sorti del pianeta che va verso la distruzione. Venerdì 3 marzo lo sciopero globale per la lotta alla crisi clumatica punta a richiamare l’attenzione delle istituzioni sorde e della cittadinanza su “un tema che diviene di anno in anno più urgente e dagli effetti evidenti”.
“Le città diventano sempre più invivibili, con temperature estreme e stili di vita non consoni ad una vita basata sul benessere personale e collettivo. Per risolvere le sfide sociali, economiche e ambientali che affrontiamo oggi, dobbiamo ripensare lo status quo. I governi e le altre istituzioni di tutto il mondo devono abbracciare nuovi modi di pensare e impegnarsi attivamente nell’innovazione dei sistemi diffusi per compiere progressi reali verso un mondo più sano e più prospero. Questo è il decennio in cui dobbiamo realizzare gran parte della riconversione ecologica”, si legge nel comunicato del movimento che annuncia i temi portati in piazza dagli attivisti.
“Ci concentreremo sui “to do” della nostra agenda climatica, analizzando:
- energia rinnovabile e Cers (Comunità Energetiche Rinnovabili e Solidali);
- la mobilità sostenibile e la cura del ferro;
- Sad (Sussidi Ambientalmente Dannosi) e bombe climatiche;
- transizione ecologica e sostenibilità economica;
- giustizia sociale ed eco transfemminismo”.
“Abbiamo ben chiaro cosa c’è da fare – prosegue la nota diffusa dagli attivisti di Friday for future- e lo abbiamo steso con inchiostro e rabbia. Siamo determinatæ a cambiare le sorti di questo paese con nuovi strumenti di partecipazione e di attivazione. Per questo, riusciamo a essere una collettività rinnovabile e solidale”.
A Roma il concentramento sarà alle 9.30 a piazza della Repubblica