Ieri 29 marzo presso l’associazione Baraonda a Nettuno, si è tenuta la presentazione del libro di Luigi de Magistris “Fuori dal Sistema“. Oltre all’autore sono intervenuti Claudio Pelagallo giornalista Rete Nobavaglio e direttore quotidiano “Inliberauscita” e Fabrizio Marras responsabile associazione Reti di Giustizia.
Nell’introduzione al dibattito, Claudio Pelagallo, ha evidenziato “la drammatica situazione della presenza delle consorterie criminali in cui si trovano i Comuni di Anzio e Nettuno sciolti per mafia- sottolineando- la scarsa reazione della popolazione che vive con rassegnazione un evento così grave per le istituzioni democratiche”.
Illustrando il suo libro l’ex magistrato ed ex sindaco di Napoli ha detto: “Mi è stato impedito di proseguire il mio lavoro di magistrato fedele alla Costituzione, ma mi sono rialzato, cercando di applicare la nostra Carta fondamentale in un altro modo. Si può essere nelle istituzioni e fuori dal sistema: il potere può e deve essere messo al servizio dei senza potere”.
Il suo libro è il racconto di una vita dedicata al bene comune, senza mai cedere a compromessi. Uno sguardo rivolto al futuro del Paese, oppresso non solo dal sistema criminale -che De Magistris ha combattuto da Pm- ma anche da un pensiero unico liberista a cui urge proporre un’alternativa. “È tempo che tutti i non allineati al sistema si uniscano per l’ambiente, la dignità del lavoro, la pace, la lotta alle mafie, la sanità e la scuola pubblica” ha sottolineato l’autore.
Durante il dibattito Fabrizio Marras ha ripercorso la storia dell’insediamento delle mafie nei territori a sud della Capitale e come queste siano riuscite ad infiltrarsi anche nelle amministrazioni locali.
L’incontro con l’ex magistrato, organizzato da Laura Pizzotti, ha suscitato notevole interesse nei numerosi partecipanti che hanno rivolto domande all’autore e fornito spunti di riflessione anche sull’attualità politica del paese, argomenti quali il progetto di autonomia differenziata “un colpo di grazia per il sud”, le emergenze rifiuti “create apposta per far realizzare i megaincemeritori”.