“Il 29 aprile, all’incontro/confronto tra i candidati alla carica di sindaco che si è tenuta presso la struttura tensostatica di via Respighi, si è discusso oltre che di associazioni sportive anche, e soprattutto, di sport. All’evento, ho fatto presente di essere un nostalgico e che relativamente all’abbattimento dello stadio Quinto Ricci ero dispiaciuto. E già, infatti nel programma PINQUA (leggi PNRR) era previsto l’abbattimento dello stadio a favore della realizzazione di uno nuovo nell’area adiacente a via Spagna, su un terreno comunale assegnato ad una società privata in diritto di superficie per 99 anni. La società avrebbe dovuto realizzare sul terreno degli impianti sportivi, che non ha mai realizzato, ed il Comune per rientrare in possesso del terreno avrebbe dato in cambio della cubatura per realizzare quattro palazzine in via Bardi al posto dell’attuale stadio, che sarebbe stato demolito. A prescindere dal fatto che sono un nostalgico e che sono affezionato al nostro stadio, che peraltro non sembrerebbe avere gli spalti non a norma e quindi sarebbe pienamente fruibile, ma la cosa più importante della vicenda è che realizzando le quattro palazzine si sarebbero diminuiti gli standard urbanistici con destinazione verde sportivo che in quella zona devono obbligatoriamente essere superiori a 18 m² per abitante. Inoltre, avendo a disposizione sia lo stadio che una seconda area sportiva (quella già citata adiacente a via Spagna data In concessione ad una società per realizzarvi impianti sportivi) non si capiva perché perderne una spostando là lo stadio nell’area di via Spagna. Ieri, parlando del mio disappunto per l’abbattimento dello stadio, ho scoperto che il progetto del PINQUA, quello originariamente approvato e sottoposto alla consultazione pubblica, era cambiato! Già, è cambiato ma solo il candidato sindaco Caporaso e l’assessore all’urbanistica Giusfredi lo sapevano! Infatti, sul sito del comune del nuovo progetto, che non prevede più l’abbattimento del Quinto Ricci, non se ne trova traccia e, alla faccia della trasparenza amministrativa prevista, il nuovo progetto è chiuso tra le mura del comune e io, come i concittadini, della modifica del progetto di quest’opera, che stravolgerà urbanisticamente la nostra città, sono venuto a conoscenza solo perché ho partecipato al confronto con gli altri candidati alla carica di sindaco. Tornando alla gestione dell’area sportiva di via Spagna, questa è stata concessa in diritto di superficie ad una società per la realizzazione e la gestione di un centro sportivo e servizi annessi nel lontano 2010. Il centro sportivo comprendente anche una piscina da 50 m si sarebbe dovuto realizzare in tre anni ma ad oggi non ve ne traccia. La società avrebbe anche dovuto ultimare viale Italia (tra via Inghilterra e via Francia) e riqualificare l’area sportiva adiacente (campo di via Spagna), ma ad oggi, dopo 13 anni, nulla è stato fatto. Perché il comune non interviene riprendendosi l’area per inottemperanza dell’accordo sottoscritto da parte della società? Non lo sappiamo ma forse per un piccolo particolare, il mancato inserimento nel contratto di una clausola rescissoria. Questa gestione così superficiale delle aree sportive, deve finire. In questa città con carenza di aree da assegnare alle tante associazioni sportive presenti sul territorio (mi sembra siano 59) da sindaco interverrei quanto prima per recuperare detta area al patrimonio comunale e realizzarvi degli impianti sportivi, magari con fondi PNRR, da dare in gestione alle diverse associazioni”.
Aprilia. Andrea Ragusa M5S: “la gestione così superficiale delle aree sportive, deve finire”
Andrea Ragusa
Candidato sindaco M5S