Ha avuto inizio ieri, il monitoraggio e lo studio dei fondali sabbiosi al largo della costa di Anzio. Siti dove vengono prelevati notevoli quantità di sabbia che, in caso di necessità, vanno a ricreare le spiagge del litorale erose dall’avanzare del mare. Una pratica che porta benefici alle attività turistiche, che non manca però di sollevare perplessità dal punto di vista ambientale, per il notevole impatto ambientale che i lavori di dragaggio hanno sull’ecosistema marino. Per questi motivi L’ISPRA, l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, per conto della Regione Lazio, a far data dal 7 e fino al 20 novembre 2012 per conto della Regione Lazio, nell’ambito delle attività di monitoraggio ambientale inerente la “Caratterizzazione dei siti di dragaggio presenti lungo la piattaforma continentale laziale per il ripascimento dei litorali in erosione”, eseguirà lavori nel tratto di costa antistante Capo d’Anzio ad una profondità compresa tra -40 e -50 metri. (cla pel)
Scarica l’Ordinanza dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Anzio