“Stupiscono e fanno sorridere le autoincensazioni a mezzo stampa dell’assessore Centore, che elogia il lavoro portato avanti in questo primo anno di Amministrazione Cremonini, elencando i presunti risultati del suo operato.
Del resto, la politica parla soprattutto con i fatti. Se si è costretti a sottolineare ciò che è stato fatto è probabilmente perché i fatti sono assai pochi e molto poco “visibili”.
Cultura e sociale sono da sempre in fondo alle priorità della politica rutula. Lo si vede dai bilanci approvati, anno per anno.
Per quel che riguarda la cultura, lo si capisce anche dalla totale assenza di politiche di promozione del nostro enorme patrimonio storico e artistico, che – insieme al mare – potrebbe rendere la nostra una città finalmente a vocazione turistica, con indotto, sviluppo e crescita per tutti e tutte.
L’assessore Centore usa gli eventi – peraltro organizzati da associazioni e privati – come una spilletta da mostrare sul petto, in bella vista. Dimenticando che compito della politica non è certo l’organizzazione di eventi. Né – tantomeno – la distribuzione di contributi, fatta peraltro senza un senso e in assoluta mancanza di trasparenza (chi ha ricevuto soldi? Quanti? Perché alcuni sì e altri no? Son domande prive di risposta).
Stesso copione per quel che riguarda le politiche sociali, dove l’assenza di livelli accettabili di servizi per una città con oltre 50 anni di autonomia comunale e 50mila abitanti è veramente sotto gli occhi di tutti. E non basta certo ripristinare qualcosina, dopo gli anni del dissesto, per provare il contrario. La situazione era inaccettabile anche prima del dissesto, figuriamoci oggi con un bilancio comunque ampiamente risanato.
Sul sociale l’Amministrazione Cremonini ha deliberatamente scelto l’immobilismo, contrastando da subito – e senza chiare motivazioni – la scelta del Consorzio Sociale, ma senza saper contrapporre un’alternativa valida ed efficace. Ne è un esempio nitido il Centro diurno per persone con disabilità di via Terni (che infatti l’assessore non menziona), il cui destino è avvolto nel mistero, nonostante i (troppi) soldi pubblici spesi fin qui. Ma anche i ritardi nella riapertura del Centro anziani di Nuova Florida o la mancanza di qualsiasi progetto di nuove infrastrutture.
Se la politica di Ardea è del tutto inadeguata a guidare la città verso il futuro, insomma, sociale e cultura ne sono forse le dimostrazioni più lampanti. Altro che successi, altro che discontinuità”. Così dichiarano in una nota i consiglieri di Ardea Domani, Luca Vita e Niko Martinelli.