“E se un giorno l’uomo fosse riuscito davvero ad andarsi a riprendere le cose perdute nel passato?”
Sarò onesta, questo libro ho fatto davvero fatica a leggerlo, un po’ lento, a tratti ridondante ma come dico spesso, l’importante è che arrivi il messaggio.
Romana Petri, con Rubare la notte, edito da Mondadori, ci fa esplorare la vita del celebre Antoine de Saint-Exupéry, l’autore di uno dei libri più famosi al mondo, “Il piccolo principe”.
Quello che in molti di noi non sanno è che Tonio, fu un grande aviatore, amava starsene in cielo più che sulla terra, il volo era per lui quasi un ritorno all’immaginazione, è proprio nella cabina di pilotaggio che creava le sue composizioni.
Ma cosa si nascondeva dietro e dentro l’anima di Tonio? Il dolore della perdita, quella del padre e poi di suo fratello e poi di sua sorella. Un matrimonio con Consuelo fondato sulla passione che però come sappiamo arde per pochi attimi e un amore smisurato per sua mamma.
Antonie de Saint-Exupéry ha scritto il Piccolo Principe raccontando di fatto i suoi due volti, quello bambino, di un’infanzia che ha amato visceralmente e quello dell’uomo venuto dallo spazio, il Tonio aviatore.
Romana Petri tra invenzione e realtà ci fa scoprire il vero Saint-Exupéry, il suo privato, il cammino tra cielo e terra e un uomo davvero tanto buono quanto alla continua ricerca dell’amore vero.
Tonio morirà durante la seconda guerra mondiale precipitando in mare, in quegli abissi che probabilmente per una vita aveva evitato.