LA RETE NOBAVAGLIO e RNB Viterbo aderiscono e sostengono la manifestazione “BASTA MORIRE DI LAVORO” indetta dai sindacati Cgil, Cisl e Uil dopo la morte di Naceur Messaoudi, bracciante 56enne di origini tunisine deceduto mentre raccoglieva cocomeri sotto il sole nei campi di Montalto di Castro e per esprimere solidarietà alla sua famiglia.
Invitiamo tutti i giornalisti e attivisti a partecipare e a tenere acceso il faro sulle condizioni di sfruttamento nelle campagne del Lazio. E’ di oggi la notizia dell’indagine sul caporalato che ha portato alla denuncia di 16 persone a Latina accusate di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro.
Molti giornalisti si sono occupati di queste vicende, come Marco Omizzolo e Daniele Camilli e per il loro impegno hanno ricevuto anche minacce in passato. La Rete NOBAVAGLIO sarà al loro fianco e di tutti i giornalisti che con serietà svolgono questa importante funzione di illuminare e far conosce le condizioni di sfruttamento di tanti lavoratori del comparto agricolo.
E’ un nostro dovere sostenere anche tutte organizzazioni che da anni lottano per la difesa dei diritti e contro il caporalato
Per queste ragioni alle 17,30 saremo in piazza al fianco dei sindacati, Anpi, Rete Antitratta, Rete degli studenti, Percorso-Sindacato studentesco universitario, Arci, Centro culturale islamico, Rete no bavaglio nazionale, Rete no bavaglio Viterbo, Associazione semi di pace, Aucs onlus, che hanno da subito aderito alla manifestazione di martedì 8 agosto, e insieme a tutte le altre associazioni che parteciperanno alla manifestazione organizzata da Flai Cgil Viterbo, Fai Cisl Viterbo, Uila Uil Viterbo