Dopo le frasi sulla strage di Bologna e le numerose polemiche, Marcello De Angelis non lascerà l’incarico di responsabile della comunicazione della Regione Lazio. Lo ha comunicato il presidente regionale Francesco Rocca. “Dopo lunghe riflessioni e un attento e sincero confronto, ho deciso di non revocargli la fiducia. Pertanto, manterrà la direzione della Comunicazione Istituzionale”, ha spiegato. De Angelis, un passato da estremista nero, aveva detto che Fioravanti, Mambro e Ciavardini non avevano a che fare con la strage del 2 agosto 1980, per poi chiedere scusa.
“Errore dettato da un forte coinvolgimento affettivo” Rocca ha poi chiarito: “So bene che quanto affermato da Marcello De Angelis in relazione alla strage di Bologna ha offeso e turbato molti, ma il suo è stato un errore dettato da un forte coinvolgimento personale e affettivo a tragiche vicende che, tutt’oggi, animano la coscienza e il dibattito politico nazionale. Il mio primo pensiero, in questi giorni, è andato ai familiari delle vittime di Bologna e a quanto una parola sbagliata possa riaprire ferite mai rimarginate”.
L’Associazione partigiani e quella dei familiari vittime dell’attentato ribadiscono la richiesta di dimissioni, tirando in ballo anche la premier. «E’ colpa delle omissioni di Giorgia Meloni sulla matrice neofascista della strage di Bologna se poi ci sono personaggi come De Angelis che dicono quello che dicono», afferma Paolo Bolognesi, presidente dell’Associazione familiari.
Per le Opposizioni: le scuse non bastano, deve essere rimosso. Duro il giudizio delle opposizioni in Regione, con i capigruppo che scrivono in una nota: “Abbiamo depositato la richiesta di Consiglio straordinario sulle gravissime affermazioni. Chiediamo che il Consiglio sia convocato quanto prima per riportare nelle giuste sedi istituzionali una discussione e una decisione che non può essere demandata a un colloquio tra il presidente e il suo più stretto collaboratore. Dal paragone con Giordano Bruno alle scuse insufficienti, De Angelis non può rimanere al suo posto a guidare la comunicazione istituzionale della Regione Lazio”. Il documento è firmato d Maria Carla Pisana (Pd), Roberta Della Casa (M5s), Marietta Tidei (Azione-Iv), Claudio Marotta (Verdi e Sinistra), Alessandra Zeppieri (Polo progressista) e Alessio D’Amato (Insieme per il Lazio).