Una donna aggredita e trascinata dentro una cappella, ha rischiato di morire soffocata
Sconcertante scoperta al cimitero di Anzio. Nel primo pomeriggio una donna che passava su un vialetto del cimitero ha udito un lamento proveniente dall’interno di una cappella gentilizia, guardando all’interno ha scolto una donna a terra e ha chiamato subito un addetto del cimitero. Una volta entrato l’uomo si è trovato davanti a una scena da film orror: Una una donna anziana di 76 anni riversa a terra, con i polsi legati dietro con delle fascette da elettricista, la testa e la faccia completamente avvolte con del nastro isolante che le chiudevano completamente la bocca. La donna era esanime, sarebbero bastati pochi minuti in più e avrebbe rischiato il soffocamento.
Liberata in tempo dai nastro adesivo e dato l’allarme, su posto sono arrivati gli agenti del Commissariato di Anzio e i sanitari del 118 che hanno ricoverato la donna all’ospedale riuniti di Anzio e Nettuno. Al momento non si conosce la dinamica dell’aggressione di cui è stata vittima l’anziana signora, anche perché subito dopo la sua liberazione versava in stato confusionale.
Sul posto la squadra scientifica della polizia di stato sta raccogliendo tutti gli elementi utili, comprese le impronte digitali, a ricostruire la violenta aggressione avvenuta in pieno giorno, forse per una rapina sembra sia sparita la fiat 500 parcheggiata fuori dal cimitero o forse per altri motivi al momento sconosciuti.
La cappella in cui è stata trovata la donna sembra si trovi proprio accanto alla tomba del marito, e proprio lì si era recata a portare dei fiori nel primo pomeriggio.