Alcune centinaia di persone hanno partecipato, questa mattina, al corteo per la pace, contro le guerre, e contro il massacro della popolazione civile in Palestina che si configura come un genocidio, perpetrato dal governo di Israele.
Rispondendo all’appello lanciato dalla Rete Civica per la Pace e il Disarmo, i pacifisti sono partiti da Piazza Mazzini a Nettuno fino ad arrivare a piazza Garibaldi della vicina Anzio. Tanti gli slogan contro la guerra, per il cessate il fuoco in Palestina, contro la politica di Israele che, a partire dall’attacco terroristico di Hamas del 7 ottobre, con il suo esercito ha invaso la striscia di Gaza uccidendo fin’ora quasi 33 mila civili. Ma anche per una soluzione politica della guerra in Ucraina.
Chiari contenuti della piattaforma di convocazione della manifestazione con la quale si chiedeva la messa al bando delle armi nucleari e la riduzione immediata delle spese militari a favore della spesa sociale, la soluzione politica e non militare della guerra in Ucraina, per porre fine alla sofferenza del suo popolo, l’immediato cessate il fuoco in Ucraina e nella Striscia di Gaza, e la liberazione degli ostaggi israeliani e dei prigionieri palestinesi e la fine dell’assedio e dell’isolamento di Gaza, il libero accesso agli aiuti umanitari alla popolazione palestinese con il riconoscimento dello Stato di Palestina, la fine dell’occupazione in Cisgiordania.
A sventolare lungo il corteo le bandiere della pace e palestinesi, ma anche molti striscioni e cartelli per chiedere lo “stop ai bombardamenti”, per “spegnere la guerra accendendo la pace”. Presenti al corteo esponenti delle forze politiche della sinistra: Rifondazione Comunista, Sinistra Italiana, Alternativa per Anzio, PD. E delle associazioni: Legambiente, Anpi, Emergency e Rete NoBavaglio.
In piazza ad Anzio anche i tavoli per la raccolta firme di una la legge di iniziativa popolare per il “riconoscimento dello stato di Palestina con capitale Gerusalemme est”.