Ventuno anni dopo è ancora vivido il ricordo di quanto accadde a Nassirya. Gli orologi indicavano le 8.40 italiane del 12 novembre 2003, quando le due strutture in cui operavano i carabinieri e i militari del contingente che faceva parte dell’operazione “Antica Babilonia” furono devastate dalla deflagrazione di un autocarro cisterna stipato di esplosivo, cagionando l’esplosione del deposito di munizioni ed il decesso di ventotto persone, tra cui nove iracheni e diciannove italiani. Di questi ultimi, dodici carabinieri, cinque militari dell’esercito e due civili.
Il libro è stato scritto da Carmelo Burgio, generale italiano insignito della Croce d’oro al merito dell’Arma dei Carabinieri, nato ad Anzio l’8 giugno 1957. Nella sua opera ha voluto evidenziare la trattazione, a suo dire, assai banale, esercitata dalla Stampa italiana, analizzando l’evento in maniera approssimativa, senza il possesso di adeguati strumenti valutativi.
Eduardo Saturno