“Abbiamo convintamente firmato per il referendum della Cgil contro il Jobs Act perché riteniamo che la dignità dei lavoratori non debba essere considerata un costo d’impresa ma un diritto.
La disastrosa legge voluta da Matteo Renzi, che ha dato un colpo di grazia anche al mercato del lavoro, va superata per dare maggiori tutele a chi viene licenziato senza giusta causa, a chi vive per anni nella precarietà, a chi subisce infortuni sul lavoro.
Noi staremo sempre dalla parte dei diritti, ancora di più ora che il Governo Meloni ha girato le spalle ai lavoratori, non accettando che venissero stabilite da una legge dello Stato quelle garanzie, come il salario minimo, che avrebbe consentito a milioni di persone di avere una retribuzione decorosa e congrua, in linea con gli standard europei. A fronte di una destra che contrasta i diritti e le libertà, noi ribadiamo il nostro impegno per un lavoro stabile e sicuro, contro le politiche che aumentano la precarietà e riducono le tutele”.
Lo dichiarano una nota Adriano Zuccalà e Valerio Novelli, consiglieri M5S alla Regione Lazio.