Pesanti condanne da un minimo di otto mesi a un massimo di 28 anni per tutti gli imputati coinvolti nell’inchiesta ‘Tritone’, che aveva portato anche allo scioglimento dei consigli comunali di Anzio e Nettuno nel novembre 2022. La condanna più pesante, 28 anni, è stata inflitta dal tribunale di Velletri a Giacomo Maddaffari. 20 anni sono stati inflitti a Davide Perronace.
Questa mattina sabato 7 dicembre, presso il tribunale di Velletri è stata emessa la sentenza del Processo dell’inchiesta Tritone nei confronti di 22 imputati accusati a vario titolo di associazione mafiosa, associazione finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti aggravata dal metodo mafioso, cessione e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, estorsione aggravata, detenzione illegale di arma da fuoco, fittizia intestazione di beni e attività organizzate per il traffico illecito di rifiuti aggravato dal metodo mafioso.
Queste le condanne più pesanti:
Madaffari Giacomo anni 28, Perronace Davide anni 20, Perronace Gabriele anni 12 mesi 8, Lucifero Claudio anni 12 mesi 6, Manera Alfonso anni 10, Kotov IIristov Anguel anni 6 mesi 6, Mafaffari Bruno anni 6, Glorioso Alessandro anni 5 mesi 6, Salvo Nicola anni 3 mesi 6, Rillo Elia anni 3.
Il tribunale Applica nei confronti di Lucifero Claudio, Madaffari Giacomo, Peronace Davide e Peronace Gabriele, successivamente alla espiazione della pena, la misura di sicurezza della libertà vigilata per la durata di tre anni.
Il tribunale riconosce per i danni subiti dalle parti civili: Regione Lazio, al Comune di Anzio e al Comune di Nettuno l’assegnazione ad ognuno di una provvisionale pari ad euro 50 mila.