di Sonia Federico
Domenica 19 gennaio, a circa tre mesi dalla scomparsa di Padre Antonio Scardella una rappresentanza della comunità Lavinio si è recata in pellegrinaggio a Torre Cajetani, paese natale del Padre, Frate Francescano, Parroco ad Anzio, Lavinio, Colleferro e cappellano penitenziario al Carcere di Regina Coeli.
La comitiva è stata accolta dalla nipote Germana e dal cognato, che hanno accompagnato
il gruppo prima a fare visita al cimitero e poi a partecipare alla Messa per sant’Antonio Abate e sant’Emidio e alla processione, con benedizione e distribuzione dei pani al suo termine.
Un momento di spiritualità importante per ricordare e preservare la memoria di Padre Antonio Scardella che in uno dei suoi ultimi messaggi alla comunità scriveva: “Grazie perché avete permesso ad un povero sacerdote di entrare in qualche modo nel vostro mondo e nelle vostre anime, l’ho fatto con tutto il cuore e l’amore possibile…. dico a tutti voi: amate, amate sempre, anche quando non siete ricambiati, amate il Signore ma amate anche tutti gli uomini, anche se lontani anche se non rispondenti alle vostre attese, ma amate, il mondo, le creature tutte senza distinzione, questo solo è quello che conta e non fatelo solo a parole ma con gesti concreti e nella verità e giustizia…..”.
La giornata è terminata con un pranzo conviviale della comitiva, che ha voluto concludere la giornata come era consuetudine fare insieme a Padre Antonio ogni il 17 gennaio quando si festeggiava insieme il suo compleanno, onomastico e il sacerdozio.