HomeAttualitàDalla revoca della cittadinanza a Mussolini alla memoria attiva: l'impegno dell'ANPI

Dalla revoca della cittadinanza a Mussolini alla memoria attiva: l’impegno dell’ANPI

Dopo la revoca della cittadinanza onoraria a Benito Mussolini da parte del Consiglio comunale di Nettuno la scorsa settimana, domani sarà il turno del Comune di Anzio, dal quale ci aspettiamo – e auspichiamo – un analogo esito.
Come già ribadito, accogliamo con grande soddisfazione queste decisioni, che rappresentano un necessario atto di giustizia storica. Vogliamo però cogliere l’occasione per ricordare che il nostro impegno su questo tema ha radici lontane, risalenti al 2018. In quell’anno, mentre in tutta Italia si commemoravano gli ottant’anni dalla promulgazione delle leggi razziali, scoprimmo che Benito Mussolini risultava ancora cittadino onorario di Anzio e Nettuno. Nei mesi successivi presentammo quindi due richieste ufficiali ai rispettivi Comuni: da un lato, per chiedere la revoca di tale onorificenza; dall’altro, per proporre il conferimento della cittadinanza onoraria ad Adele Di Consiglio (ad Anzio), e a Giorgio Senise e Celeste Terracina (a Nettuno), in nome dei valori di umanità e giustizia storica.

I risultati, purtroppo, sono noti: a Nettuno la discussione non è mai giunta in Consiglio comunale; ad Anzio, la proposta fu presentata dal consigliere Luca Brignone (ApA), ma venne bocciata dall’Aula senza neppure una discussione preliminare.

In questi anni abbiamo continuato a denunciare pubblicamente l’atteggiamento delle amministrazioni locali, evidenziando l’incoerenza tra le celebrazioni ufficiali della memoria e il mantenimento di un’onorificenza a un dittatore fascista.
Nello stesso spirito che ha animato il nostro impegno fin dall’inizio, proponiamo oggi al Comune di Nettuno il conferimento della cittadinanza onoraria a Don Mattia Ferrari, sacerdote e cappellano a bordo delle navi della ONG Mediterranea Saving Humans. Per il suo instancabile lavoro nell’accoglienza e nella tutela dei migranti, Don Mattia rappresenta un esempio concreto di solidarietà e fraternità: principi che hanno guidato anche le nostre proposte precedenti.

Allo stesso modo, ci auguriamo che il Comune di Anzio, a seguito della revoca della cittadinanza a Mussolini, voglia “ricucire lo strappo” istituzionale prodotto dalla precedente amministrazione De Angelis, conferendo la cittadinanza onoraria ad Adele Di Consiglio e alla scrittrice Edith Bruck.

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