Scaramucce verbali ieri in consiglio comunale tra il presidente del Consiglio comunale Roberto Alicandri e i consiglieri comunali di Fratelli d’Italia. Pubblichiamo i comunicati che ne sono seguiti
Roberto Alicandri: “l’ipocrisia di fratelli d’Italia che al momento del voto è uscita dall’aula”
Quest’oggi (ieri ndr) in consiglio comunale è avvenuto un evento che mi ha profondamente stupito. Un esponente dell’opposizione ha cercato di censurare il mio intervento. Evidentemente non gli deve essere chiaro che oltre ad essere Presidente del Consiglio Comunale, sono anche un consigliere comunale eletto, e come tale ho tutto il diritto di esprimere la mia posizione, nel rispetto della mia libertà di pensiero e del mio elettorato che mi ha delegato con il suo voto a rappresentarli. Fermo restando, ovviamente, il rispetto di imparzialità del ruolo, che devo tenere e che tengo rigorosamente durante lo svolgimento dei consigli. Nel mio intervento ho voluto far notare l’ipocrisia di fratelli d’italia, che a parole si era detta contraria all’aumento di capitale richiesto da Acqualatina, che sarebbe costato 1 milione e mezzo al comune di Nettuno, ma poi al momento del voto è uscita, dimostrando ipocrisia e una sostanziale vicinanza a chi amministra proprio Acqualatina. La cosa strana è che chi ha cercato in tutti i modi di censurarmi è stato proprio un consigliere che si dichiara di centrosinistra pur non appartenendo alla nostra coalizione, che dice sempre di essere lontano anni luce dal partito della Meloni. Eppure in consiglio comunale cerca sempre sponda dalla Lega e da fratelli d’Italia, per opporsi in modo preconcetto alla nostra maggioranza, sconcertando, a mio modo di vedere, il suo elettorato. Invece, linearmente a quanto affermato in aula, avrebbe dovuto, prima di me, far notare esattamente quello che ho portato alla luce. Non si può seguitare ad essere equilibristi perché poi prima o poi chi ti ha votato ti chiederà il conto di questo atteggiamento. Oggi bisognava dire di no, come abbiamo fatto, ad Acqualatina, che voleva soldi dai comuni e si dovrà dire no quando vorranno aumentare le bollette. Richiesta alla quale cercheremo tutti i modi possibili per opporci. Anche perché a fronte di queste richieste non si vedono interventi sulla città, sulle condutture, sulle buche e sugli investimenti. Servono posizioni forti, come quelle che abbiamo preso oggi in consiglio e non posizioni cerchiobottiste o ipocrite, che anzi vanno messe in evidenza e condannate. Per quanto riguarda, infine le polemiche di fratelli d’italia, gli suggerisco solo di leggere il regolamento del consiglio, magari imparano la differenza tra una mozione e un emendamento e scoprono che tutti i consiglieri comunali hanno lo stesso diritto di parola. Capisco che per la destra sono concetti difficili da assorbire, ma con un po’ di impegno e magari con un po’ di aiuto, forse, ce la potrebbero fare anche loro.
Roberto Alicandri
Fratelli d’Italia “Alicandri non è garante super partes delle regole democratiche”
“Il Presidente del Consiglio, Roberto Alicandri, ha dimostrato ancora una volta di non essere il garante super partes delle regole democratiche, ma il capo ultras della maggioranza. Un Presidente che si comporta da tifoso politico non è degno del ruolo che ricopre. La Presidenza del Consiglio è la più alta carica istituzionale dell’aula, e vederla ridotta a megafono di parte è uno schiaffo ai cittadini e alla democrazia.
Ancora più sconcertanti le dichiarazioni del consigliere Ivano Di Pietro, che tenta di spacciare per verità la farsa dell’“estraneità” di Forza Italia da Acqualatina.
Questa non è politica, è presa in giro. È menzogna pura. Tutti sanno quale sia il peso storico di Forza Italia nelle vicende di Acqualatina, ed è ridicolo negarlo. Si arriva al punto di mistificare la realtà davanti ai cittadini pur di salvarsi la faccia.
E sia chiaro: Fratelli d’Italia non accetterà mai di mettere un solo euro dei cittadini dentro Acqualatina. Non permetteremo che si usino soldi pubblici per tappare i buchi o coprire i fallimenti di chi da anni gestisce quella società. L’acqua è un bene dei cittadini, non il bancomat dei partiti.
Proprio per questo abbiamo presentato una mozione come atto di indirizzo politico, chiedendo chiarezza e responsabilità. Ma il Sindaco ha scelto di non rispondere, lasciando in sospeso il futuro del Comune e quello delle utenze.
Noi ci siamo alzati dall’aula perché non accettiamo questo silenzio: i cittadini hanno diritto di sapere quali sarebbero le sorti del Comune e delle famiglie qualora, anche solo in via remota, la società dovesse arrivare al fallimento. Non ci fermeremo finché non verranno date risposte vere e trasparenti.
Il Consiglio comunale non può essere trasformato in una commedia dove chi presiede recita da capobastone e chi dovrebbe assumersi responsabilità politiche si rifugia nelle bugie più patetiche. Questo spettacolo non è più tollerabile. Fratelli d’Italia Nettuno dice basta a questa farsa. Basta con i Presidenti che calpestano il loro ruolo istituzionale.
Basta con i consiglieri che trasformano l’aula in un teatro dell’assurdo. Basta con chi pensa di poter prendere in giro un’intera città.
La democrazia non è un giocattolo nelle mani di chi grida più forte o mente meglio. È una cosa seria, e noi non permetteremo che venga calpestata”.
Alessandra D’Angeli,
Paolo Gatti
Fratelli d’Italia Nettuno