Nel prossimo consiglio verrà presentata un’interrogazione per impegnare l’amministrazione ad assegnare la sede al Ministero in comodato gratuito
Mettere a rischio anche il commissariato di Polizia non si può: il Pd lo ribadirà nel prossimo consiglio comunale con un’interrogazione finalizzata a impedire il trasferimento. E’ questo il pericolo che corre la sede del commissariato di Polizia di Stato di Anzio, di essere trasferita dagli attuali locali di Anzio Due all’interno dell’istituto di perfezionamento della Polizia di Stato di Nettuno o altrove. Effetto della spending review che ha già sottratto al territorio servizi importanti come il tribunale e lo sportello Equitalia. A dicembre scorso il vicesindaco di Anzio, Giorgio Zucchini, aveva scritto al Ministro dell’Interno Angelino Alfano per annunciare la disponibilità dell’amministrazione comunale a stipulare un contratto di comodato gratuito con il Ministero dell’Interno per continuare a garantire il servizio all’interno del presidio di sicurezza ad Anzio 2, nell’edificio che è di proprietà del Comune. Sulla questione torna a insistere il Pd, che in vista della scadenza del contratto di locazione del commissariato, presenterò un’interrogazione nel prossimo consiglio comunale del 31 marzo chiedendo all’amministrazione l’impegno formale di assegnare a titolo di comodato d’uso gratuito l’utilizzo dello stabile al ministero dell’interno.
“Il commissariato di pubblica sicurezza è ubicato dal 2002 in un ampio edificio di proprietà del comune in una zona, purtroppo non la sola, particolarmente a rischio criminalità – dice Ruggero Gervasi, del direttivo del Pd – Grazie alla presenza di questo importantissimo presidio di sicurezza e altre strutture, centro commerciale, scuole, che insistono in prossimità del quartiere Europa, la zona ha avuto un processo di riqualificazione notevole. Le sigle sindacali della categoria con in testa il Coisp, in ragione dell’indiscussa posizione strategica del commissariato di Anzio, hanno chiesto all’amministrazione comunale di riconsiderare il contratto di locazione prevedendo la possibilità di un contratto di locazione gratuito con il ministero dell’Interno che oggi è costretto a prendere misure drastiche, tanto da aver programmato il trasferimento del commissariato entro i primi sei mesi del 2014. Dopo il tribunale, reparti dell’ospedale e lo sportello di Equitalia, rinunciare anche al commissariato – continua Gervasi – significa spogliare la città di servizi vitali, quali ufficio stranieri, passaporti e denunce. Il mancato introito della locazione, somme che venivano utilizzate per coprire le rate del mutuo saranno caricate sul bilancio e, come scritto dallo stesso Zucchini, “di conseguenza a carico della comunità anziate”.Riteniamo che le risorse necessarie per coprire il mancato introito da canone di locazione debbano essere trovate attraverso una oculata ricognizione delle spese inutili oggi esistenti nel bilancio comunale”.