Qualità dell’aria e della salute, quale provedimenti adottare contro le polveri sottili?
L’inquinamento dell’aria riduce l’aspettativa di vita, causa malattie croniche delle vie respiratorie e cardiovascolari. La formazione e la diffusione delle polveri inquinanti coinvolgono fenomeni a più livelli di scala, dal locale all’interregionale. Questo è particolarmente vero nella pianura padana, anche per la sua conformazione orografica particolarmente sfavorevole alla dispersione degli inquinanti. In quest’area milioni di persone sono esposte a concentrazioni di polveri inaccettabili, per rientrare nei limiti europei sul numero di superamenti, la media annuale del PM10 dovrebbe scendere dagli attuali 35-50 fino a circa 28 µg/m3. Per abbassare i livelli d’inquinamento si può ottenere molto intervenendo su due settori su cui si è fatto ancora poco: trasporto merci su gomma e ammoniaca da allevamenti intensivi. Occorre quindi operare al fine di ridurre i km percorsi dalle merci, soprattutto gli alimenti (favorendo le produzioni locali) e i materiali per l’edilizia; spingere sul governo per l’adozione della direttiva europea Eurovignette (i camion più inquinanti pagano un pedaggio extra) per incentivare il trasporto su rotaia e il rinnovo dei mezzi pesanti circolanti; inserire le buone pratiche zootecniche nei disciplinari, per la riduzione delle emissioni di ammoniaca (precursore delle polveri). Resta aperta, specie nelle città grandi e medie, la questione della riduzione del traffico privato su gomma, una sfida urbanistica che si impernia sul recupero dei quartieri come spazi vitali: i servizi e i luoghi di socialità devono essere a portata di pedone e ciclista, in zone sicure dove l’auto è fisicamente costretta a muoversi con prudenza
Claudio Pelagallo
fonte http://www.forumselbeta.it