“La città è allo sbando – sostiene l’imprenditore – mentre si assiste ad una pessima amministrazione della cosa pubblica”
Gli esposti e le denunce dell’imprenditore Fernando Mancini, titolare dei Bagni Belvedere, sono tali e tanti da non fare più quasi notizia. L’ultimo in ordine di tempo è stato pubblicato ieri su Facebook, sulla bacheca on line dei Bagni Belvedere. L’esposto, inviato al Ministro dell’Interno, al Prefetto della Provincia di Roma, alla Corte dei Conti, alla Procura della Repubblica di Velletri e al Comando della Guardia di Finanza di Nettuno, spazia dai temi più svariati. “Sono ormai diversi anni – si legge nel documento – che nella nostra cittadina, una volta meta desiderata da tanti turisti, assistiamo ad una pessima amministrazione della “cosa pubblica”. Nonostante un precedente Scioglimento anticipato del Consiglio Comunale addebitato ad una presunta infiltrazione criminale, notiamo che nulla è cambiato nella gestione ordinaria e straordinaria della casse comunali. Continua con estrema facilità la distribuzione a pioggia di soldi pubblici sotto forma di “contributi ad associazioni”, tutte riconducibili a Consiglieri Comunali e/o Assessori. Facili erogazioni che così facendo eludono ogni e qualsiasi forma di controllo contabile, finendo direttamente nelle tasche di detti politici. Il paese è allo sbando più totale, strade dissestate, divieti di balneazione (il più delle volte nascosti agli occhi degli ignari bagnanti), con notevole aumento delle malattie della pelle, marciapiedi divelti, fornitori che reclamano il pagamento delle fatture, spesa corrente impazzita che cresce in progressione geometrica, Polizia locale allo sbando, parchi e giardini completamente abbandonati, disoccupazione giovanile al 60%, decine e decine di attività commerciali chiuse se non addirittura fallite, la città è invasa dai rifiuti, in piazza Berlinguer al posto di un parcheggio mai costruito c’è una buca puzzolente di dimensioni inverosimili. Il Comune ha perso i soldi per il Teatro e l’opera è incompiuta, così come la piscina, piazzale Michelangelo, le rotatorie, il parco Loricina completamente abbandonato, il lungomare e le aree del cento sono invase da mercatini permanenti e venditori ambulanti di ogni genere, le scuole a rischio sicurezza, il borgo è senza regole e senza vigilanza e è destinato alla distruzione inevitabile, i commercianti e gli operatori turistici, le imprese sono tutti senza futuro, praticamente una città abbandonata a se stessa e alla mercé dei nostri quanto audaci Amministratori, Una città senza futuro. Di contro assistiamo ai soliti “politici” senza scrupoli, che ingrassano attraverso le consulenze, incarichi legali, incarichi professionali, assegnazione di appalti senza gara, assunzioni per chiamata ad amici e parenti attraverso la società municipalizzata Poseidon. Società quest’ultima amministrata in maniera personalistica, miope e senza controlli di sorta, finalizzata alla bieca gestione clientelare, che genera uno sperpero di denaro pubblico annuale per milioni di euro. Centinaia di migliaia di euro destinati all’Estate nettunese spesi per pagamento di prestazioni professionali molto al di sopra della normale quotazione di detti personaggi e con stratagemmi come quello di finanziare la società organizzatrice con fondi pubblici, forniture di strutture e mezzi e poi lasciare alla stessa società l’intero incasso delle manifestazioni. L’unica cosa che resta al Comune sono le migliaia di biglietti gratis per una gestione clientelare anche di detti spettacoli. Tasse aumentate al massimo per sostenere sprechi e sperperi di denaro pubblico, tolgono e vogliono vendere le case alle famiglie bisognose. Mentre fanno tutto questo vengono indagati dalla procura, dalla Corte dei Conti, dalla Guardia di Finanza per rispondere delle tante inchieste che sono aperte, lasciano la raccolta dei rifiuti a una società attualmente alle prese con una interdittiva antimafia. Il Sindaco riceve avvisi di garanzia invece di ricevere i cittadini, basta Nettuno è stanca”. Non resta che attendere la prossima puntata.