Donne, pensioni e previdenza, come la nuova finanziaria colpisce il sistema pensionistico, per INLIBERAUSCITA ne abbiamo parlato con Paolo Masci del Patronato Ital di Nettuno, che riguardo alla questione ci ha spiegato:
Come ben sappiamo la manovra appena varata prevede innalzamento dell’età pensionabile delle donne nel settore privato; ancora, ha disposto che tale
incremento operi a partire non più dal 2020, come inizialmente stabilito, bensì dal 2014. Dal 1° gennaio del 2014 dunque, l’età pensionabile per l’accesso alla pensione di vecchiaia, attualmente fissata a 60 anni, è incrementata di un mese. Nel 2015 l’incremento sarà di ulteriori due mesi (ci vorranno perciò 60 anni e 3 mesi per raggiungere l’età pensionabile), nel 2016 di ulteriori tre mesi (60 anni e 6 mesi); di ulteriori quattro mesi nel 2017 (60 anni e 10 mesi) e di ulteriori cinque mesi nel 2018 (60 anni e 15 mesi); di ulteriori sei mesi nel 2019 e per ogni anno successivo fino al 2025, fino all’ultimo incremento di ulteriori tre mesi nel 2026, arrivando perciò adinnalzare l’età pensionabile a 60 anni e 60 mesi, vale a dire 65 anni ed equiparando in tal modo l’età delle donne a quella degli uomini, attualmente fissata a 65 anni”.
Quindi nel triennio 2014-2016 saranno interessate a quest’operazione circa 360.000 donne, di cui circa 240.000 lavoratrici dipendenti e circa 120.000 lavoratrici autonome.
Tale operazione esclude naturalmente le donne del settore pubblico, già interessate da questi cambiamenti e con un impatto più violento.- Aggiunge Paolo Masci che prosegue -Il passaggio a 65 anni sarà infatti più immediato: dagli attuali 61 anni, vigenti fino al 31 dicembre.2011, si passerà direttamente, dal 1° gennaio 2012, a 65 anni. Tale sarà infatti l’età per accedere dal prossimo anno alla pensione di vecchiaia nel pubblico impiego, fatte salve ovviamente le deroghe riguardanti alcune categorie particolari e fatte salve alcune disposizioni che permettono di operare col vecchio regime.
Ricordo infine che la pensione di vecchiaia si ottiene avendo maturato un minimo di 20 anni di contribuzione o anche soltanto 15 anni, se maturati entro il 31 dicembre 1992″.
di Francesca Tammone