Nettuno – “Violenza o minacce a un corpo politico”, la giunta Chiavetta si difende in tribunale

Gli avvocati della maggioranza di centrosinistra preparano la causa contro l’imprenditore Mancini

Fernando Mancini durante l'ultimo consiglio comunale

Tra le accuse mosse dal sindaco di Nettuno Alessio Chiavetta e dalla maggioranza di centrosinistra all’imprenditore Fernando Mancini, negli esposti presentanti per fronteggiare le accuse mosse loro su Facebook, anche la violazione dell’articolo 338 del Codice Penale. Si tratta di un’imputazione per “Violenza o minaccia ad un Corpo politico, amministrativo o giudiziario” che si può contestare a “Chiunque usa violenza o minaccia ad un Corpo politico, amministrativo o giudiziario o ad una rappresentanza di esso, o ad una qualsiasi pubblica Autorità costituita in collegio, per impedirne in tutto o in parte, anche temporaneamente o per turbarne comunque l’attività”. Se venisse riconosciuta l’applicazione di questo articolo alla situazione che si è creata a Nettuno, la pena prevista è “la reclusione da uno a sette anni”. Resta da vedere se la Procura della Repubblica di Velletri considererà valide le argomentazioni presentate dagli avvocati della maggioranza. E non è detto che il banco di prova della situazione non sia il prossimo consiglio comunale, che non è ancora stato ufficialmente convocato ma che si dovrebbe tenere il prossimo 28 agosto. L’imprenditore Fernando Mancini ha già invitato i suoi sostenitori e tutti i suoi contatti sui social network a partecipare all’assise per impedire l’approvazione di un bilancio che non è considerato adeguato alle esigenze della città. Durante l’ultimo consiglio non sono mancati disordini e discussioni in aula ed è stata organizzata una protesta a suon di striscioni e accuse mosse ai consiglieri a mezzo di un megafono in strada. Non resta che attendere il prossimo appuntamento.