La Camera vota lo Sblocca Italia, ora passa al Senato

La Camera vota lo Sblocca Italia, ora passa al Senato. Il Provvedimento passa tra le polemiche

Via libera della Camera al decreto legge sblocca Italia. Il provvedimento, che scade l’11 novembre prossimo, passa ora all’esame del Senato. Nella votazione si sono registrati 278 voti favorevoli, 161 contrari e sette astenuti.  Il provvedimento, che scade l’11 novembre prossimo, passa ora all’esame del Senato. I voti favorevoli a Montecitorio sono stati 278, 161 i contrari e sette gli astenuti. Poco prima del voto finale, la seduta è stata sospesa, dopo che uno striscione giallo è stato appeso dagli attivisti di Greenpeace dalle tribune del pubblico dell’Aula. Con lo Sblocca Italia si creano le condizioni per rilanciare investimenti e occupazione nel Paese” afferma Chiara Braga, deputata del Pd e responsabile Ambiente del Partito democratico, relatrice della legge- Il lavoro fatto in commissione Ambiente – sottolinea Braga – ha significativamente migliorato il testo iniziale del decreto, intervenendo sulle norme relative alle concessioni autostradali, alla semplificazione edilizia, alla realizzazione di infrastrutture strategiche e alle misure ambientali. Con questo decreto si rimuovono gli ostacoli burocratici che rallentano la ripresa del Paese e nello stesso tempo si rafforzano le misure di trasparenza, legalità e concorrenza“. Durante la votazione, inoltre, i deputati M5S hanno esposto dei manifestini con una croce a lutto e la scritta «Sblocca Italia». Un voto contrario è stato espresso anche da Sel, nella dichiarazione di voto contrario il deputato Filiberto Zaratti ha spiegato «Questo “sblocca Italia” è un po’ il sogno del Ministro Lupi, il quale tante volte aveva cercato di portare avanti quell’idea di semplificazioni edilizie che serve soltanto a creare una deregulation sul territorio in materia urbanistica, in modo tale che i più forti possano fare quello che vogliono». Un voto contrario è arrivato anche da deputato del Pd Pippo Civati che sul suo blog ha così spiegato le sue ragioni :  “Mi dispiace per i colleghi che hanno generosamente lavorato per migliorare il testo, e mi scuso con loro se la mia posizione appare irrispettosa, ma l’impianto dello Sblocca Italia non va bene per niente e non è riformabile. È un omnibus mostruoso (di omnibus non avremmo dovuto farne più, sì, ciao) e lo è nel senso che dentro ce n’è di tutti i colori possibili”.