L’ex campione olimpico Klaus Dibiasi dona il suo tessuto osseo all’ospedale di Anzio

Klaus Dibiasi, oro olimpico nei tuffi a Città del Messico nel 1968, Monaco di Baviera nel 1972, Montreal nel 1976, si conferma un campione anche nella vita come nello sport. L’ex tuffatore italiano, figlio d’arte (il padre è stato campione italiano ai giochi olimpiaci di Berlino del 1936), si era ricoverato alcuni giorni fa nel reparto di Ortopedia dell’Ospedale di Anzio per essere sottoposto ad intervento di artroprotesi di anca. L’intervento, eseguito dal dottor Paolo Zavattini, è stato seguito da un brillante recupero grazie anche alle cure di tutto il personale di reparto. Ed è stato anche grazie al particolare rapporto che si è creato con tutto lo staff ospedaliero che Dibiasi ha deciso di donare, su richiesta del personale del Coordinamento Aziendale Trapianti, il proprio tessuto osseo, sostituito da protesi, per scopi solidaristici (visto che è stato inviato alla Banca Muscolo Scheletrica di Roma). “La donazione della testa del femore non costa nulla – ha spiegato il dottor Fabio Ambrosini, responsabile del Coordinamento Aziendale Trapianti – se non donata sarebbe scartata. Il tessuto donato è invece molto prezioso, perché può essere lavorato e divenire sostegno per molti pazienti, in particolar modo per quelli affetti da neoplasie scheletriche. L’atto di generosità e di altruismo del nostro campione, se fosse condiviso da tutti, anche per quanto riguarda la donazione di organi, diminuirebbe la sofferenza di tante persone ed avremmo la certezza di vivere in un mondo più solidale e quindi migliore”.