Si ricomincia. Un’interrogazione parlamentare a risposta scritta è stata presentata nei giorni scorsi alla Camera dalla deputata del Movimento % Stelle Roberta Lombardi. L’oggetto? La richiesta di scioglimento del comune di Nettuno. Nell’interrogazione, presentata al Ministro dell’Interno ed al Ministro dell’Economia e Finanze, la Lombardi spiega che “nel 2005 il comune di Nettuno è stato sciolto per infiltrazioni della criminalità organizzata e nel territorio continuano ad operare comunque soggetti collegati a organizzazioni criminali, e l’amministrazione comunale tiene condotte che paiono all’interrogante non perseguire l’interesse pubblico”. A far scattare l’allarme però, sarebbero state le parole pronunciate dal sindaco Chiavetta “durante l’audizione svoltasi presso la Commissione parlamentare d’inchiesta sulle intimidazioni agli amministratori locali: lì il sindaco di Nettuno ha riferito dell’azione portata avanti da un noto personaggio locale, indicato come «collegato» al clan ‘ndranghetista Gallace-Novella, a danno dell’amministrazione. Peraltro, proprio lo scorso 21 novembre, lo stesso personaggio, a conferma dei mezzi violenti con cui agisce, è stato protagonista di un fatto di cronaca riportato dalle testate locali, secondo cui, insieme ad un consigliere comunale, si sarebbe introdotto in una scuola, aggredendo la dirigente, finita in ospedale con sette giorni di prognosi”. Tanti gli aspetti presi in considerazione da Lombardi: oltre questi, nell’interrogazione trovano spazio le accuse di falso in bilancio per il sindaco e Faraone, la condanna in primo grado della Corte dei Conti con la richiesta di risarcimento per danno erariale per 47mila euro, e le vicende legate ad Acqualatina spa. Per questo Lombardi chiede “quali iniziative i Ministri interrogati ritengano opportuno prendere con riferimenti all’operato del sindaco di Nettuno e della giunta, in particolare se, alla luce di quanto descritto in premessa, non ritengano di valutare la sussistenza dei presupposti per lo scioglimento del comune ai sensi dell’articolo 141 del testo unico sull’ordinamento degli enti locali e se non ritengano necessaria un’ispezione per il tramite dei servizi ispettivi di finanza pubblica, per verificare gli attuali equilibri finanziari del comune alla luce di quanto indicato in premessa”.