Con 307 voti favorevoli, 116 contrari e 2 astenuti, nel pomeriggio del 22 dicembre 2014, la Camera ha approvato, in via definitiva, il disegno di legge recante le “Disposizioni per la Formazione del Bilancio Annuale e Pluriennale dello Stato, c.d. Legge di Stabilità 2015.
In attesa della pubblicazione del provvedimento in Gazzetta Ufficiale, si riepilogano le misure più importanti afferenti alla materia lavoro:
– deducibilità dall’Irap del costo sostenuto per i lavoratori subordinati inquadrati con contratto a tempo indeterminato;
– bonus per i fondi pensione e per le casse di previdenza da utilizzare per gli investimenti;
– taglio di 35 milioni di euro delle risorse destinate per il 2015 al finanziamento dei Patronati;
– solo per i buoni pasto in formato elettronico, è stata elevata da 5,29 euro a 7 euro la quota esente da tassazione;
– estesa al 2015 la possibilità di compensare le cartelle esattoriali in favore delle imprese titolari di crediti certificati nei confronti della Pubblica Amministrazione;
– reso strutturale, ma sotto forma di detrazione, il bonus di 80 euro in busta paga, con la stessa regolamentazione del 2014;
– introdotta, in via sperimentale, la possibilità per i lavoratori dipendenti privati, assunti da almeno 6 mesi presso la stessa azienda, di richiedere l’erogazione del TFR in busta paga. In questo caso, il TFR verrà sottoposto a tassazione ordinaria e non a tassazione separata;
– introdotto uno sgravio triennale sui contributi Inps, nel limite di 8.060,00 euro, per le assunzioni con contratto a tempo indeterminato decorrenti dal 1° gennaio 2015 e stipulati entro il 31 dicembre 2015. Non potranno accedere all’agevolazione le aziende che hanno effettuato licenziamenti nei 6 mesi precedenti e le aziende che assumono a tempo indeterminato lavoratori che già risultavano alle loro dipendenze a tempo indeterminato nei tre mesi precedenti l’entrata in vigore della Legge di Stabilità;
– soppressi, con riferimento alle assunzioni decorrenti dal 1° gennaio 2015, i benefici contributivi della Legge 407/1990;
– prorogato fino al 31 dicembre 2015 il blocco economico della contrattazione nel pubblico impiego;
– sale al 20% l’imposizione sui fondi pensione e al 26% quella sulle casse previdenziali dei professionisti.
Dott. Valerio Pollastrini
Consulente del Lavoro
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