“Pazienti buttati nei corridoi e pronto soccorso allo sbaraglio”

Liste d’attesa interminabili e pazienti buttati nei corridoi. Sono allo sbaraglio i pronto soccorso della provincia di Roma. La denuncia arriva dal consigliere regionale Fabrizio Santori. “I numeri ufficiali dei pazienti in attesa o buttati sui corridoi parlano chiaro. Monitorando sul sito www.regione.lazio.it alla sezione Pronto Soccorso – Accessi in tempo reale la situazione alle ore 19:15 del 7 gennaio e alle ore 10:43 di oggi relativa al totale dei pazienti in attesa, in trattamento, in attesa di ricovero o trasferimento, in osservazione breve o intensiva, ci si rende conto che le dinamiche non sono cambiate: al Policlinico Tor Vergata il totale risulta rispettivamente 125 – 111, al Sant’Andrea 87 – 102, all’ Umberto I 130 – 136, al Gemelli 100 – 90, al San Camillo Forlanini 110 – 105, al Sant’Eugenio 125 – 103, al Sandro Pertini 97 – 96, al Policlinico Casilino 80 – 57. Non va meglio per i nosocomi del Lazio: allo Spaziani di Frosinone 63 – 51, al Santa Maria Goretti di Latina 88 – 84, al San Giovanni Evangelista di Tivoli 43 – 38, all’Ospedale Riuniti di Anzio 39 – 44, al Belcolle di Viterbo 37 – 48”. Numeri che sono, a detta del consigliere, la dimostrazione evidente che il Piano di Riordino della Rete Ospedaliera non ha funzionato. “Il piano imposto dal Presidente Zingaretti a tavolino senza consultare gli operatori sanitari né alcun addetto ai lavori e calpestando le prerogative del Consiglio regionale e della Commissione Salute non solo non ha portato all’abbattimento delle liste d’attesa e al tanto agognato rilancio della sanità laziale, essendo i pronto soccorso inidonei a contenere in maniera adeguata l’afflusso dei pazienti lasciati nel degrado e costretti a sopportare condizioni di promiscuità in cui viene lesa ogni dignità umana, ma con il consistente taglio dei posti letto, 237 in meno solo a Roma , e il flop delle Case della Salute, costato ai cittadini milioni di euro, ha mantenuto disservizi, ritardi e sprechi delle risorse pubbliche il tutto sempre e solo sulla pelle dei cittadini. I pronto soccorso della Regione Lazio stanno esplodendo e a un anno dall’apertura dell’inchiesta della Magistratura di Roma a seguito dell’esposto presentato alla Procura di Roma per denunciare le gravi condizioni subite da operatori e pazienti nei vari Pronto Soccorso della Capitale e del Lazio, e per il quale l’amministrazione Zingaretti non risparmiò smentite e minacce di querela, ci ritroviamo nuovamente a costatare che l’emergenza invece di appianarsi si è seriamente acutizzata in piena violazione delle norme in materia di salute e sicurezza del lavoro e del diritto alla salute del cittadino sancito dall’art. 32 della Costituzione Italiana”.