La disperazione di un uomo sull’orlo della disfatta, l’abbandono da parte dei conoscenti, l’incapacità di cogliere vie d’uscita e quindi il baratro: è questo l’excursus del tormento di Kostya protagonista de “Il Gabbiano” in scena al Teatro Vascello da martedì 13 gennaio. Il dramma di Anton Cechov, per la regia di Fabiana Iacozzilli, sarà rappresentato fino a domenica 25 nella sala Giancarlo Nanni. Il percorso di Kostya è l’avvincente storia di un fallimento, un fallimento artistico ed umano. Tutto ha inizio con l’interruzione del suo spettacolo, momento in cui, in un solo istante, scivola nel vuoto della solitudine e tutti lo abbandonano proprio come accade nella vita. La sua solitudine, da questo momento in poi, è di struggente bellezza ed il suo continuo dialogo con la vita e con la morte, alla ricerca di un senso, è raggelante. Non sa come andare avanti, per continuare a vivere vorrebbe uccidere l’amore che prova per Nina ed invece finisce per “baciare la terra dove ha camminato la sua amata”. È completamente vinto dalle passioni, odia quello che scrive e si uccide perché sa di non aver raggiunto nulla nella vita: essere uno scrittore geniale ed avere accanto a sè l’amore della madre e di Nina. E noi lo capiamo, lo capiamo profondamente, perché in fondo non è proprio l’amore l’unica cosa al mondo per cui valga la pena di vivere? Spettacolo realizzato con il contributo delle Azioni Trasversali – Formazione/Promozione/Residenza Creativa a cura del Centro Internazionale La Cometa. Compagnia selezionata al Festival dell’Incanto
Teatro Vascello, via Giacinto Carini 78, Roma.
dal 13 al 25 gennaio 2015
dal martedì al sabato h.21 – domenica h.18
Biglietto: 15 euro posto unico.
10 euro (gruppi di almeno 10persone)
Info: www.teatrovascello.it
con: Simone Barraco, Jacopo Maria Bicocchi, Elisa Bongiovanni, Luigi di Pietro, Francesca Farcomeni, Guglielmo Guidi, Anna Mallamaci, Ramona Nardò, Benjamin Stender, Paolo Zuccari, collaborazione artistica: Matteo Latino, regista assistente: Marta Meneghetti, aiuto regia: Giada Parlanti, assistente alla regia: Gabriele Paupini, scene: Matteo Zenardi, disegno luci: Hossein Taheri, costumi: Gianmaria Sposito, sarto tagliatore: Davide Zanotti