“Codice San Luca”: la cellula ‘ndranghetista arrivava fino al litorale romano

Avevano i loro “tentacoli” anche sul litorale romano le cellule legate alla ‘Ndrangheta calabrese portate alla luce questa mattina in una vasta operazione messa a segno da Polizia e Guardia di Finanza sotto il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia. Trentuno le ordinanze di custodia cautelare emesse nei confronti di altrettanti soggetti  legati alle cosche calabresi Pelle, Nirta e Giorgi, alias Cicero, di San Luca. Tra le persone coinvolte nell’operazione, denominata “Codice San Luca” sulla scorta del ritrovamento del tutto eccezionale di un quaderno nel quale erano spiegate le procedure di affiliazione ai clan, è infatti finito, Giovanni Pizzata, che, a detta della questura “aveva costituito nella capitale un gruppo di fuoco composto, tra gli altri, da Massimiliano Sestito e da Gianni Cretarola, gravati da precedenti per omicidio. Tra gli episodi loro ascrivibili, va menzionato il ferimento di un marocchino ad Ardea, responsabile di aver occupato illegalmente una abitazione già occupata da un amico di Giovanni Pizzata”. Un avvertimento chiaro di non ostacolare gli amici del boss.