Un grande risultato ottenuto dopo il referendum del 12 e 13 giugno, una vittoria schiacciante del Sì, su tutti e quattro i quesiti. Dopo la campagna referendaria dei comitati cittadini che si sono impegnati in una politica di informazione e sensibilizzazione, i rappresentanti hanno voluto commentare il risultato ottenuto. A intervenire sul legittimo impedimento il consigliere e segretario del PD Giacomo Menghini: “La maggioranza assoluta dei cittadini, ha confermato con forza il principio costituzionale che la legge è uguale per tutti. E’ stata una grande dimostrazione di maturità e di partecipazione, che va oltre gli schieramenti e le strumentalizzazioni politiche. Spero che ora il Parlamento la smetta di occuparsi di leggi “ad personam” che la gente ha dimostrato di non volere. Chi governa non dovrebbe essere esentato dai processi, al contrario dovrebbe accettare tempi di giudizio più rapidi, perché i cittadini hanno il diritto di sapere se chi amministra il bene pubblico è colpevole o innocente”. Naturalmente un commento è stato anche aggiunto da Francesca Tammone rappresentante del comitato anti nucleare: “L’esito dei quesiti referendari è per noi motivo di gioia, soprattutto per quel che riguarda la scelta di rifiutare il nucleare, il nostro territorio era indicato come possibile sito per aprire una centrale, se non avessimo raggiunto il quorum la Centrale di Borgo Sabotino sarebbe stata riattivata. Adesso bisogna chiarire se “Cirene” che è ad un passo dalle nostre case é destinata a diventare il sito di stoccaggio delle scorie delle vecchie centrali spente d’Italia, una questione sulla quale vogliamo chiarezza”. A concludere, l’intervento del comitato acqua pubblica di Anzio e Nettuno: “Un risultato straordinario è evidente che i cittadini si sono resi conto che l’acqua non è un bene mercificabile, ed è un diritto inviolabile dell’essere umano. Finalmente dopo tanto tempo l’Italia ha dimostrato di essere uno stato unito, e ha dato chiara dimostrazione che alcune cose sono intoccabili”.
di Claudia Perci