Sembrava essere caduta nel dimenticatoio la vicenda delle palazzine di via Gorizia e via IV Novembre, a Nettuno, evacuate lo scorso 3 gennaio dai Vigili del Fuoco dopo una richiesta di sopralluogo dei residenti. Abbandonate a se stesse, isolate da semplici transenne, sotto gli occhi degli abitanti della zona, inquietati dal proliferare di crepe sui muri della facciata. Una situazione di pericolo costante sempre negata, almeno fino alla giornata di ieri, quando con un’ordinanza firmata dal vicesindaco facente funzioni, Dandolo Conti, l’amministrazione comunale di Nettuno ha intimato ai proprietari degli immobili, la messa in sicurezza entro 15 giorni. Un’ordinanza nella quale Conti spiega come “lo stato dei luoghi configuri ancora una condizione di potenziale pericolo, soprattutto in relazione al temibile decadimento delle caratteristiche di conservazione delle murature perimetrali del piano interrato. Nelle more del consolidamento definitivo – si legge ancora nell’ordinanza – il tecnico incaricato ravvisa la necessità di eseguire con urgenza un intervento nel piano seminterrato dello stesso edificio al fine di eliminare il pericolo di potenziale collasso delle pareti del piano seminterrato e l’implosione dell’intero fabbricato”. Ovvia a questo punto, per evitare inutili pericoli alle persone, l’emanazione dell’ordinanza per “far eseguire – si legge – sotto la guida di tecnici qualificati e responsabili, accurate verifiche geologiche e di monitoraggio del terreno interessato dall’evento, nonché tutti i lavori di assicurazione, consolidamento e ripristino delle strutture portanti e non, delle unità immobiliari descritte. Quanto sopra per i provvedimenti di competenza a salvaguardia dell’incolumità delle persone”.