Studenti in corteo: No all’attacco istruzione pubblica, siamo fiume in piena
Oggi il Governo presenterà il DdL per tradurre in via legislativa le linee guida de “La Buona Scuola”. Gli studenti manifesteranno in tutt’Italia per contrastare l’idea di scuola del Governo In testa al corteo un grosso striscione con scritto: “12 marzo una generazione che non si arrende”. I manifestanti hanno acceso fumogeni colorati e urlato: “Questo è l’ennesimo attacco alla scuola pubblica. Torniamo in piazza per riappropriarci dei nostri diritti. Siamo un fiume in piena e non ci fermeranno”. A Roma il corteo attraversa il centro da via Cavour a Piazza Santi Apostoli.
“Le indiscrezioni emerse negli ultimi giorni confermano la giustezza degli ultimi mesi di agitazione contro la proposta del Governo sulla scuola: noi non faremo passi indietro!” – dichiara Danilo Lampis, coordinatore nazionale dell’Unione degli Studenti – “Nonostante le mobilitazioni e la scarsissima partecipazione degli studenti alla consultazione, vogliono calarci dall’alto una riforma che in buona parte risponde alle esigenze dell’impresa e dei poteri forti del Paese. A confermarlo vi sono le nuove agevolazioni previste per chi sceglie le scuole private. Non è stato messo al centro chi vive la scuola pubblica ogni, in primis gli studenti“. “Rifiutiamo questo modello di scuola e torneremo a farci sentire con forza. Oggi 12 marzo sarà soltanto la prima tappa di un percorso di mobilitazione più che necessario” – continua Lampis – “Non ci limitiamo a richiedere il ritiro de La Buona Scuola, ma stiamo opponendo delle valide alternative, proposte ieri in una conferenza stampa alla Camera. Vogliamo un “Altra Scuola” giusta che riparta da sette priorità: un nuovo diritto allo studio col fine di raggiungere la piena gratuità dell’istruzione,; un’alternanza scuola-lavoro finanziata e qualificata; finanziamenti per il rilancio della scuola pubblica; una riforma della valutazione in chiave democratica; investimenti sostanziosi sull’edilizia scolastica; un ripensamento radicale dell’autonomia scolastica; una riforma dei cicli scolastici, dei programmi e della didattica“. “Chiediamo a gran voce che oltre alle priorità si ponga in discussione la Legge d’Iniziativa Popolare sulla scuola ripresentata ad agosto perché, se implementata, potrebbe costituire un grande punto di partenza per la definizione di una scuola inclusiva, laica e democratica” – concludono l’UdS, la Rete della Conoscenza e Link Coordinamento Universitario. “Torneremo nelle piazze anche per rivendicare un’inversione radicale sulle politiche fondate sui dogmi della precarietà e dell’austerità. Il Governo Renzi è espressione dei poteri forti che tengono sotto scacco l’intera Europa. E’ necessario costruire una riscossa democratica a livello europeo che parta dalla gratuità dell’istruzione, dal reddito di base, da un lavoro di qualità e pagato, dalla definizione di un modello di sviluppo fondato sulla giustizia ambientale, sulla democrazia dei territori, sulla rottura con le politiche di austerità. Per questo le piazze del 12 marzo saranno proiettate sulla giornata del 18 marzo, giorno nel quale movimenti e sindacati di tutta Europa, manifesteranno a Francoforte in occasione dell’inaugurazione dell’Eurotower della BCE“.