Il paradosso del divieto di accesso che impedisce agli automobilisti di recarsi al quartiere Santa Barbara e all’Ospedale Riuniti. La strada divenuta un parcheggio
Che a Nettuno la viabiltà sia sempre stata la cenerentola del corretto funzionamento della città è cosa risaputa, e soprattutto sottovaluta da tutte le amministrazioni che hanno governato la città. Una città che è andata crescendo senza un preciso disegno urbanistico, spesso accontentando in modo clientelare gli appetiti di questo o quel proprietario dei terreni, consentendo di costruire palazzi oltre ogni ragionevole limite. Un caso su tutti la scuola Media San Giacomo costruita, tanti anni fa, proprio davanti allo “stradone” Via Diaz, che sbarrò la strada all’unica circonvallazione possibile, quella che avrebbe dovuto proseguire verso Santa Barbara e verso l‘Ospedale Anzio e Nettuno. Una strada di quella portata avrebbe comportato l’esproprio di terreni e l’impossibilità di realizzare su di essi cubature e palazzi e così si pensò di sacrificare il futuro della città e il bene di tutti per fare gli interessi di pochi. Oggi per arrivare al quartiere Santa Barbara i cittadini sono costretti ad un vero e proprio slalom tra i vicoli. Infatti dal dicembre del 2014, dopo che il parappetto del ponte ferroviario di via Santa Barbara è risultato pericolante e abbattuto, con la carreggiata ristretta, è stato istituito, in via provvisoria il senso unico a scendere dal quartiere. Ma in sette mesi niente è cambiato. E mi chiedo: era così necessario vietare il doppio senso di marcia? visto che la sede stradale è sufficientemente larga per il passaggio agevole di due automobili, tanto che ora un lato della strada viene adibito, credo abusivamente, a parcheggio. Si poteva magari limitare il divieto di transito ai grossi camion e ai veicoli pesanti. Intanto in attesa che le Ferrovie riparino il muretto del ponte, gli automobilisti, provenienti da Via Cavour, una volta giunti a Piazza Cavalieri di Vittorio Veneto si trovano una transenna che gli impedisce di svoltare a destra verso Santa Barbara. Ogni giorno decine di auto faticano non poco a raggiungere il quartiere e l’Ospedale. Difficile districarsi, nelle stradine, per i residenti, figuriamoci per chi viene da fuori: villegianti, turisti, chi lavora. Qualche giorno fa un signore anziano e sua moglie, provenienti da Latina, dopo mezzora di giri in macchina, non riuscendo a trovare la strada verso l’Ospedale Riuniti, mi hanno fermato e chiesto: scusi ma dove siamo adesso? Questa è Nettuno! ho risposto.